Test segreto in Spagna: la Ferrari dei kayak pronta a lanciare sul mercato il "missile dei fiumi”

Domenica 23 Gennaio 2022 di Denis De Mauro
La campionessa italiana Agata Spagnol gareggia con una canoa della sacilese Cs

SACILE - È come se nei test precampionato di Formula Uno, la Ferrari facesse segnare dei tempi così buoni da impaurire gli avversari: ma in questa storia la pista è d’acqua e il bolide è un kayak. In queste settimane, infatti, un’azienda sacilese, la CS canoe, sta testando nella zona di Empuria Brava, in Spagna, lontano da occhi indiscreti, un nuovo prototipo di kayak da gara. A provarlo sono tre campioni del mondo: lo sloveno Nejc Znidarcic, che da tempo collabora con la casa produttrice sacilese, ma anche Anže Unrakar e Simon Oven, tutti partiti con entusiasmo e precise, rigorose direttive della “casa madre” pordenonese. 

IL PROTOTIPO
Il nuovo scafo non può essere provato da altri che loro, dev’essere trasportato sempre coperto e soprattutto non può essere fotografato.

Il fatto è che questo prototipo, interamente progettato per misure e forme dall’azienda sacilese, ha immediatamente mostrato di poter dare una considerevole limata ai tempi in gara. A dispetto degli scafi tradizionali, è stato costruito non per seguire e piegarsi all’onda, ma per bucarla e passarle oltre, con ovvio risparmio di tempo e probabilmente anche fatica. Sarà usato dai più bei nomi mondiali del Down River, la spettacolare e spericolata discesa libera fluviale senza freni. Gli atleti che stanno provando il missile (lo chiamano così) se ne dicono stupiti per rendimento e bellezza, ma è bene chiarire che, proprio come una Formula 1, non sarà articolo godibile da tutti gli appassionati. 

L’AZIENDA
Tornando all’azienda, è una ditta sostanzialmente artigianale (le canoe e i kayak sono quasi tutti costruiti su ordinazione, con caratteristiche specifiche) che non solo pareggia, ma anzi sorpassa produttori più grandi. I suoi principali competitor sono cechi, slovacchi e portoghesi. Tutti messi in riga dal Team di Sandro Spagnol, titolare ed anima di un’azienda che, come molte altre, ha rischiato più volte, dalla sua fondazione, nel marzo dell’86, di rimanere schiacciata dai colossi del settore. L’artigianalità e un incontro molto fortunato hanno invece consentito a Spagnol di far crescere Cs canoe fino ai vertici europei. L’incontro è quello del 2006 con un laureando appassionato di canoa, Moretti, e il professor Soldati dell’Università di Udine. Con loro, esperti di fluido dinamica, Spagnol arrivò due anni più tardi alla creazione di uno scafo totalmente sacilese e competitivo. È il 2008, anno in cui inizia una crisi che presto diventa mondiale e che fagocita molte piccole aziende. Il nuovo modello “udinese” e la scelta profetica di passare alla creazione di canoe e kayak praticamente sartoriali, terranno a galla più che egregiamente Spagnol nella tempesta e fino all’arrivo della bonaccia. 

CLIENTI IN TUTTO IL MONDO 
Oggi l’azienda sacilese fornisce le sue canoe da fiume e da mare ad un sacco di appassionati sparsi in tutto il mondo (l’ultima commessa è arrivata dall’Australia), e soprattutto agli atleti più competitivi del ranking mondiale. Per dare un’idea, sono costruite a Sacile le imbarcazioni da gara di un centinaio di atleti di varie nazioni, al punto che nelle ultime 5 edizioni dei Campionati Mondiali, sui primi 15 classificati, 9 gareggiavano su Cs canoe.
 

Ultimo aggiornamento: 11:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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