Violenze e abusi per trasformare la figliastra (italiana) in una buona musulmana: condannato

Sabato 15 Maggio 2021
Violenze e abusi per trasformare la figliastra (italiana) in una buona musulmana: condannato
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PORDENONE - Accusò il patrigno si averla maltrattata e picchiata nel tentativo di trasformarla in una buona musulmana che leggeva il Corano e vestiva coprendosi le braccia. E di averla costretta per due anni a subire attenzioni di natura sessuale. L'uomo, 46 anni, ieri è stato condannato a 3 anni di reclusione, oltre alle pene accessori interdittive, dal collegio presieduto dal giudice Iuri De Biasi, facendo cadere l'aggravante che indicava l'imputato come padre adottivo (in realtà non vi era stata adozione).

Il pm Federico Facchin aveva concluso per 7 anni di reclusione.


L'uomo adesso vive in Algeria con la madre della ragazza, una friulana convertita all'Islam e alla quale erano stati contestati i maltrattamenti (aveva patteggiato a 16 mesi perché non voleva lasciare i figli minori da soli in Algeria per partecipare alle udienze). La vittima, ora maggiorenne, è rimasta da sola in Italia. Non si è costituita parte civile, ma l'avvocato Daniela Vaccher ha sempre presenziato al processo nella veste di curatrice speciale.
Il difensore, l'avvocato Luca Spinazzè, ricorda che l'uomo ha sempre negato le accuse riconducendole all'astio che la figliastra nutriva nei suoi confronti, che l'educazione era rigida, ma che la ragazza non era mai stata costretta a convertirsi. Gli accertamenti dei Carabinieri erano stati sollecitati da una segnalazione del Distretto sanitario. Era emerso che tra maggio 2015 e febbraio 2017 la ragazza era stata costretta a subire palpeggiamenti e aveva raccontato di essere stata picchiata con schiaffi, pugni e calci. Di aver subito vessazioni psicologiche e morali sin dal 2010, quando aveva soltanto dieci anni («Ti mando in Algeria!», la minacciava il patrigno definendola «puttana, stupida, bugiarda e persona inutile»). Ciò sarebbe avvenuto nonostante la presenza dei fratellini.Di essere stata costretta a leggere il Corano, a recitare le preghiere, a osservare il Ramadan oppure a vestirsi con un abbigliamento che non contemplava minigonne, scollature o braccia scoperte.

Ultimo aggiornamento: 11:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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