Addizionale Irpef, in Friuli c'è la meno cara del Paese. Nessuna regione fa meglio

Sabato 11 Marzo 2023
Addizionale Irpef, in Friuli c'è la meno cara del Paese. Nessuna regione fa meglio

Nel grande calderone dell'Irpef, che per chi non lo sapesse è l'imposta sulle persone fisiche, ci sono anche le addizionali. Prima di tutto quelle regionali. Si tratta di aliquote extra che servono alle amministrazioni dei singoli territori per contribuire a tenere in piedi i bilanci ma soprattutto a continuare a tenere vivi ed efficienti i servizi.
E in questo panorama arriva una buona notizia per tutti i cittadini che vivono sul territorio del Friuli Venezia Giulia.

La nostra regione, infatti, è quella che in tutta la Penisola applica la tariffa più bassa di tutte. Nel 2023, ad esempio, per il primo scaglione di reddito (si parla dei cittadini che percepiscono lo stipendio più basso, considerato ovviamente sempre il lordo annuo), il Friuli Venezia Giulia prevede un'addizionale Irpef dello 0,7 per cento. È di gran lunga il "balzello" minore di tutta Italia, se si pensa che ad esempio ci sono alcune Regioni che applicano l'aliquota base dell'1,23% per tutti, indipendentemente dalla classe di reddito. Più di mezzo punto percentuale in più, quindi, rispetto ai lavoratori che in Friuli Venezia Giulia fanno parte della prima classe di reddito. In questo senso, secondo i dati ufficiali, la Regione più cara d'Italia è il Lazio, dove i contribuenti meno abbienti pagano addirittura più che in Lombardia. Il Friuli Venezia Giulia, quindi, secondo questa classifica è quasi un'isola felice se si parla di tassazione Irpef e in particolare della sua addizionale regionale che grava sui cittadini residenti sul territorio.


LE DIFFERENZE
Ci sono Regioni che applicano un'aliquota unica, con convenienze naturalmente anche molto diverse a seconda del livello di reddito. In Friuli Venezia Giulia invece ci sono scaglioni differenziati. La maggiore convenienza si registra comunque sempre nella nostra regione: primo scaglione allo 0,7% e aliquota all'1,23% per gli altri tre scaglioni; in poche parole, è la Regione con la tassazione più favorevole per tutti gli scaglioni. In molti altri territori, ad esempio, il primo scaglione di reddito è costretto a pagare un'aliquota superiore all'1,2 per cento. Si parla ad esempio della Lombardia, della Liguria, delle Marche, dell'Umbria e dell'Emilia Romagna, solo per citare quei territori che a conti fatti sono i meno cari. Per il secondo scaglione di reddito, proseguendo nell'analisi, ci sono territori regionali come il Lazio nei quali per il secondo scaglione di reddito l'addizionale regionale dell'Irpef arriva anche fino a punte del 3,33 per cento. Non ci arriva lontano nemmeno la Campania, con un'aliquota del 2,96 per cento che grava su milioni di persone, vista la popolazione di Napoli e dintorni.
Il Lazio è la regione più cara anche se si considerano gli scaglioni nei quali sono compresi i lavoratori con i redditi più alti, con l'addizionale Irpef che in ogni caso sfiora il 4 per cento sull'ammontare.

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