Morì dopo un intervento per un'infezione ospedaliera, mezzo milione di euro ai figli

Martedì 6 Luglio 2021 di Redazione
Morì dopo un intervento per un'infezione ospedaliera, mezzo milione di euro ai figli

PORDENONE - Morì due giorni dopo le dimissioni dall'ospedale a causa di un'infezione contratta durante un intervento chirurgico al Santa Maria degli Angeli. Aveva 80 anni, stava bene, viveva da sola ed era autosufficiente. In ospedale fu ricoverata perchè si era rotta il femore cadendo in casa. I figli non si sono mai dati pace per il decesso della madre e hanno avviato un contenzioso con l'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale ottenendo, a distanza di cinque anni dal lutto, un risarcimento di 500mila euro.

La vicenda risale all'autunno 2016, precisamente il 22 novembre. Quando l'anziana fu ricoverata per la riduzione della frattura, le sue condizioni di salute, confermate anche dagli esami a cui era stata sottoposta prima di entrare in sala operatoria, erano buone. Fu dimessa il 30 novembre, la riportarono a casa in ambulanza e ad attenderla c'erano i due figli. L'intervento era riuscito, la paziente sembrava star bene, ma due giorni dopo cominciò, nel giro di poche ore, improvvisamente a manifestare difficoltà respiratorie. «Non rispondeva agli stimoli - spiega l'avvocato Leopoldo Da Ros, che ha seguito la famiglia - e teneva gli occhi chiusi». I figli, allarmati, hanno contattato il 118, che ha subito inviato un'ambulanza. Trasportata d'urgenza in ospedale, fu ricoverata in Rianimazione. Erano le 19.15. «Fu subito ricoverata perchè si temeva un'emorragia - continua il legale - Verso le 22 i figli furono contattati perchè la situazione era gravissima e i medici furono costretti a intubare la paziente».

L'indomani mattina, nonostante il prodigarsi dei medici, le condizioni dell'anziana peggiorarono ulteriormente. La famiglia fu subito messa al corrente, ma durante la mezz'ora necessaria per raggiungere l'ospedale, la madre morì. Successivamente una perizia di parte ha stabilito un nesso di causa tra l'intervento chirurgico e l'infezione da Staphylococcus Aureus contratta in ospedale. «Neppure dopo tale responso - spiega l'avvocato Da Ros - è stato possibile ottenere una proposta risarcitoria, accordo che è stato ottenuto nella misura di 500mila euro dopo il ricorso».
I batteri dello Staphylococcus Aureus sono i più pericolosi e diffusi: è l'infezione nosocomiale più frequente.

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