Scoperto un nuovo agente nocivo nel pozzo di una casa: al via le analisi del rischio e della minaccia

Informazioni condivise dall'Arpa e dagli ospedali del Fvg. Si tratta dell'ennesimo prodotto utilizzato in agricoltura

Domenica 12 Marzo 2023 di M.A.
Pozzo artesiano

Al lavoro, nel caso specifico, c'è l'Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente. L'allarme ancora non ha un colore ben definito, ma la notizia non ha fatto piacere agli esperti, tanto che nelle ultime settimane tra i Dipartimenti di prevenzione c'è stato un fitto scambio di comunicazioni. Nella Bassa Friulana, quindi siamo in provincia di Udine, nelle acque di un pozzo artesiano al servizio di un'abitazione privata, è stato trovato un nuovo pesticida.

Una sostanza presumibilmente nociva ancora non scovata altrove. E non è certamente una buona notizia.


LE INDAGINI
I campionamenti sul territorio sono continui e riguardano sia le acque superficiali (quindi fiumi, laghi e torrenti), che quelle sotterranee, concentrate principalmente nelle falde. La siccità poi non fa che peggiorare questa situazione. La scoperta nella Bassa pianura friulana nel pozzo artesiano dell'abitazione in questione è stata fatta "per caso", cercando in realtà sostanze "classiche" come ad esempio l'atrazina e i suoi metaboliti più conosciuti. Gli esperti non si aspettavano di rintracciare anche un altro inquinante, l'ennesimo di una lunga serie. Ora le indagini si concentrano sulla classificazione di questo pesticida, utilizzato in agricoltura presumibilmente nello stesso periodo in cui l'uso dell'atrazina era di fatto normale in tutta la campagna del Nord Italia.


IL QUADRO
Nella lista delle criticità c'era anche il "re" dei fiumi del Friuli Venezia Giulia: il Tagliamento. Nel dettaglio, l'analisi condotta dall'Arpa si riferiva a quello che viene chiamato "stato chimico", cioè la concentrazione di sostanze inquinanti. E un lungo tratto del fiume "maestro" della nostra regione era colorato di rosso. Non una buona notizia, dal momento che il colore corrisponde a uno stato chimico "non buono". Si tratta ad esempio dell'asta che si trova in corrispondenza del comune di San Daniele e del tratto di fiume nei pressi di San Vito al Tagliamento, Codroipo e Camino, a cavallo tra le province di Udine e Pordenone. «Le analisi delle sostanze prioritarie - si leggeva nel rapporto dell'Arpa - hanno portato all'assegnazione di uno stato chimico non buono per la presenza tributilstagno. L'allarme era elevato: si tratta di una sostanza molto tossica, utilizzata nelle vernici per impedire ai composti organici di attecchire.
La stessa Arpa aveva garantito un monitoraggio costante delle acque del fiume (non l'unico a presentare uno stato chimico non buono), provando allo stesso tempo a rassicurare gli amministratori dei comuni, come ad esempio il sindaco di San Vito al Tagliamento. Altri inquinanti erano stati trovati - con diverse concentrazioni - anche lungo il corso del Noncello, quindi a Pordenone.

Ultimo aggiornamento: 19:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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