Infortunio in cantiere in attesa di entrare in Aeronautica, ragazzo ferito a un occhio: «Devo dire addio al sogno di volare»

Domenica 8 Gennaio 2023 di Riccardo Saccon
Un cantiere edile

FONTANAFREDDA - È passato poco più di un anno da quando rischiò di perdere la vista a un occhio per un infortunio sul lavoro. Protagonista il giovane di Fontanafredda che all'epoca, per la mancanza dell'equipe d'emergenza oculistica a Pordenone, dovette arrangiarsi ad arrivare sino al pronto soccorso di Udine. Il primo pensiero va però ai suoi coetanei e ai giovani che si avvicinano al mondo del lavoro: «Fate molta attenzione quando dovete firmare i documenti al momento dell'assunzione. Non sono importanti solo quelli del contratto e delle condizioni economiche, ma anche quelli relativi alla sicurezza. Verificate se sono previste le dotazioni dei dispositivi di protezione personale, verificate due volte e se c'è un elenco verificate di riceverli e averli davvero a disposizione.

Molto importante anche la formazione specifica». Quell'incidente sarebbe potuto quasi sicuramente essere evitato o almeno potevano essere evitate le conseguenze, la perdita di oltre 7 decimi in un occhio. «Oggi ci convivo, come fanno altri infortunati, ma per quell'incidente ho perso la possibilità di fare quanto sognavo. Per questo, vista la mia esperienza, è giusto richiamare l'attenzione sul tema della sicurezza».

L'INCIDENTE
L'incidente è accaduto in un cantiere dove il giovane, lo chiameremo Andrea, stava lavorando. Un movimento accidentale e si ferisce l'occhio in modo grave. La corsa al pronto soccorso portato da uno dei titolari e poi le difficoltà perché all'epoca l'ospedale di Pordenone non aveva una unità oculistica d'emergenza. Così Andrea, dopo una lunga attesa al pronto soccorso, venne portato a Udine non con un'ambulanza dell'ospedale, ma dal papà con la propria auto. A Udine la situazione fu subito valutata molto grave e fu deciso un intervento immediato, seguito dal primario del reparto. Ora, dopo cure e un altro intervento, il giovane fontanafreddese vive con una menomazione all'occhio che non può essere recuperata. I decimi persi non li restituirà nessuno, ma soprattutto ha dovuto accantonare il suo sogno più importante, volare. Si era diplomato infatti all'Istituto tecnologico aeronautico paritario Fleming di Treviso. «La mia passione da sempre sono gli aerei. Avrei voluto e mi sarebbe piaciuto poter entrare in aeronautica. Un sogno che però si è infranto con quel banale incidente». Per un lavoro cercato in attesa dei bandi per l'Aereonautica.

I LEGALI
Delle conseguenze di quell'incidente si stanno occupando i suoi legali, gli avvocati Andrea Biscontin ed Enrico Barbaresco. «Al momento spiega Biscontin sono ancora aperte sia la pratica relativa alla richiesta del risarcimento danni, ma anche quella penale. È un tipico caso dove oltre al danno patito per l'infortunio c'è la perdita di un'opportunità, perché a causa dell'incidente il nostro assistito non potrà più seguire il suo sogno. Con quella menomazione non si può entrare in Aeronautica nemmeno se devi occuparti solo di pratiche d'ufficio. L'altro aspetto da non dimenticare è che oltre alla dotazione dei dispositivi di protezione personale, quando si parla di apprendistato, non deve mai mancare la presenza del tutor». Tutti aspetti che saranno al centro anche della vertenza penale, ancora ferma. «E anche qui spiega il legale c'è stata un'anomalia, perché è mancato il procedimento d'ufficio». Andrea non intende rinunciare al suo sogno: «Non sarà la stessa cosa, ma a distanza di un anno ho deciso di riprendere a studiare e provare a e entrare in quel mondo per altra via. In merito all'alternanza scuola-lavoro spiega infine ho vissuto una bellissima esperienza nell'ambito del mondo dell'aeronautica; era stata davvero molto importante e positiva sotto tutti gli aspetti, anche quelli legati alla sicurezza».

    
 

Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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