PORDENONE - L'allarme è scattato circa una settimana fa. E le misure prese sono state le più tempestive, quanto draconiane. La minaccia, infatti, era più che mai seria. Un focolaio di influenza aviaria si era sviluppato non lontano da Orsago (Treviso), a due passi dal confine. E la prima zona di protezione - misura standard adottata dalle autorità sanitarie per contenere i contagi - aveva riguardato anche la provincia di Pordenone. Poi però si è capito che si trattava di un caso distinto, rilevato dagli esperti dell'AsFo in un allevamento a gestione familiare di Porcia. E l'allarme rosso è scattato anche nel Friuli Occidentale.
LE PROCEDURE
«Prevale infatti la ragione della salute pubblica», spiegano dalle stanze dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale. Appena il tampone è risultato positivo, certificando l'infezione di una delle galline presenti nella tenuta familiare di Porcia, è stato disposto l'abbattimento di tutti i capi presenti. L'allarme che era scattato ad Orsago, infatti, parlava di «elevata patogenicità» riferendosi al ceppo del virus dell'aviaria.
LE MISURE
L'AsFo ha istituito quella che viene chiamata zona di protezione per i comuni di Porcia e Fontanafredda, mentre la sorveglianza è estesa da Roveredo in Piano ad Azzano Decimo, passando anche per Pordenone. Fortunatamente per ora i controlli non hanno evidenziato altri casi positivi. È scattato immediatamente il censimento di tutti i capi avicoli. Ogni movimentazione di pollame e di altri volatili in cattività attraverso la zona di protezione è autorizzato esclusivamente se vengono rispettate strette misure di sicurezza. È vietata la movimentazione di pollame e relativi prodotti e di altri volatili in cattività, da e verso la zona di protezione. I veicoli dedicati al trasporto devono essere regolarmente disinfettati dopo ogni carico e scarico. Gli animali abbattuti devono essere correttamente smaltiti per evitare un'ulteriore diffusione del contagio. Non sono consentiti la rimozione o lo spargimento del letame o dei liquami, che devono essere opportunamente stoccati e riparati. Sono vietate fiere, mercati, esposizioni o altri raduni di pollame o altri volatili in cattività.
Come detto, è stata istituita la zona di sorveglianza da influenza aviaria, che interessa i Comuni di Fontanafredda, Porcia, Brugnera, Sacile, Roveredo in Piano, San Quirino, Cordenons, Azzano Decimo, Pordenone, Pasiano di Pordenone, Fiume Veneto, Polcenigo e Budoia. Eventuali aumenti di mortalità o della morbilità o cali significativi dei livelli di produzione nelle aziende devono essere immediatamente segnalati alla Struttura complessa di sanità animale dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale.
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