CANEVA - Le comunità di Sarone di Caneva - di dove era originario e dove ha vissuto fino a pochi anni fa - e di Polcenigo (dove si era trasferito con la compagna) sono in lutto per la morte di Paolo Zoldan, 45 anni, conosciuto come montatore di mobili e autotrasportatore, che da qualche tempo lavorava come operaio in una fabbrica della zona.
La situazione precaria, un mese fa, aveva convinto lo stesso Zoldan a chiedere d'essere ricoverato. Un mese di cure e la scoperta di un'infezione diffusa. Il quadro clinico è precipitato nei giorni scorsi. Nonostante le cure intensive cui è stato sottoposto, Zoldan è morto, nella notte tra lunedì e ieri, in seguito alle complicazioni cardiache che l'infezione gli ha provocato. Cordoglio è stato espresso dagli amici ed attestati di affetto e vicinanza sono stati inviati ai congiunti e alla compagna: la coppia ha anche una figlia di soli 8 anni. A piangere Paolo anche la figlia 18enne che vive in Svizzera. Paolo Zoldan era il nipote dello storico sindaco partigiano di Caneva, Attilio, molto noto nel secolo scorso per il suo grande impegno per la comunità locale. Sia a Sarone, sia a Polcenigo c'è grande dolore per questa morte così prematura, accompagnata dal rammarico di non essere stati in grado di intercettare tempestivamente le avvisaglie dell'infiammazione fatale. A piangere Paolo mamma Maria, papà Simone, la moglie Lorenza, il fratello Tiziano, parenti e amici.
