Al lavoro in bicicletta, infermiera da record: ogni giorno 56 km con pendenze da Giro d'Italia

Giovedì 2 Giugno 2022 di Enrico Padovan
Il Cro di Aviano

AVIANO - Bike to Cro è il nome dell'iniziativa voluta dal personale dell'Istituto tumori di Aviano per sensibilizzare la comunità sulla valenza dell'attività fisica, anche in ottica di prevenzione delle malattie oncologiche e come esempio virtuoso anche per i pazienti. La proposta ora viene rilanciata e si è approfittato per fare un bilancio di questi primi cinque anni di attività.

I NUMERI
Da gennaio 2017 a dicembre 2021 sono stati percorsi in bicicletta dal personale del Cro 71.584 km, in 4.872 trasferte andata e ritorno tra casa e lavoro, che hanno impegnato 3.492 ore garantendo il consumo di 1.800.772 di calorie e permettendo il risparmio di 13.969 kg di CO2 e 5.641 litri di carburante, ma soprattutto permettendo un'incomparabile opera di prevenzione alla salute. «In totale sono una cinquantina gli aderenti ufficiali al progetto - ha ricordato il coordinatore Michele Quaia -, anche se si punta a raddoppiarli nei prossimi mesi, viste le numerose ed entusiastiche adesioni che stanno provenendo ai promotori».

LA DIREZIONE SCIENTIFICA
«Certamente al giorno d'oggi mangiamo troppo, ma il problema del sovrappeso e dell'obesità non è causato solo da questo, ma perché ci muoviamo pochissimo - ha ricordato la direttrice scientifica del Cro, Silvia Franceschi -.

L'aspetto della pedalata, come quello del camminare o di fare attività di qualunque tipo, anche muscolare, si lega nel nostro Istituto sia alla nostra volontà di fare prevenzione dei tumori - oltre che di malattie cardiovascolari, diabete - sia a un crescente riconoscimento dell'importanza del movimento, anche dopo il tumore. Questo perché è stato dimostrato che anche nel caso di donna o uomo sedentario, se dopo il tumore iniziano a correggere il proprio stile di vita, si possono avere benefici fisici, e in certi casi persino per quanto riguarda il rischio di recidiva del tumore stesso. Oltre agli enormi vantaggi psichici: poche cose hanno un effetto rilassante e aiutano a superare i periodi difficili della vita come un po' di sana attività fisica».

LE MAGLIETTE
Per rendere riconoscibile la squadra del Bike to Cro e maggiormente sicuri i suoi spostamenti su strada, Friulovest Banca e Credima hanno acquistato e messo a disposizione dei sanitari delle magliette colorate: «Ci sentiamo molto vicini a quest'istituzione importantissima per la nostra comunità e non solo - le parole del presidente della Bcc, Lino Mian -. È un fiore all'occhiello per tutto il territorio, e quindi una banca di credito cooperativo non può che essere accanto a iniziative di questo genere che, tra l'altro, avvicinano questo ambiente di ricerca e cura alle persone».

L'INFERMIERA DA PRIMATO
Sono numerosi i medici e gli infermieri che si recano al Cro in bici, percorrendo qualche decina di chilometri a inizio e fine turno. Una menzione speciale va all'infermiera Lucia Tessaro, di Frisanco, che quando il meteo lo consente si sposta dalla Valcolvera sino al Cro in sella alla due ruote: «Unisco l'utile al dilettevole - ha fatto sapere -: tanti mi chiedono come faccio a sobbarcarmi una simile fatica. Io penso che se c'è la volontà, si superano tutte le difficoltà fisiche e anche logistiche». Una filosofia impeccabile, che le permette di farsi 56 chilometri al giorno, gli ultimi 9 sulla strada del ritorno a casa con pendenze da Giro d'Italia.
 

Ultimo aggiornamento: 17:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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