PORDENONE - Il caso di Lara Lugli, la pallavolista "in guerra" legale con la società con la quale era tesserata, la Volley Pordenone in B1, e citata per danni dalla sua società per essere rimasta incinta, sta facendo discutere e oggi, su questa vicenda, si è espressa anche la presidente del Senato, Elisabetta Casellati. «Invocare la condanna della pallavolista Lara Lugli perché in maternità è una violenza contro le donne.
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— Maria Elisabetta Alberti Casellati (@Pres_Casellati) March 10, 2021
«Una vicenda che fa male, ma che non dovrebbe destare meraviglia, perché rispecchia una situazione vissuta ancora da troppe donne costrette a scegliere tra carriera e maternità». Ô il commento sul caso Lugli dei consiglieri regionali del gruppo Forza Italia, Mara Piccin, Giuseppe Nicoli, Piero Mauro Zanin e Franco Mattiussi. «Non dovrebbe servire - proseguono gli esponenti forzisti -l'eco mediatica di un caso particolare, pur emblematico nei suoi contorni di gravità, per comprendere che occorre ancora lavorare molto per tutelare le donne, ed è quanto stiamo cercando di fare. Come legislatori ed esponenti politici non possiamo fermarci alle scontate parole di condanna e solidarietà, ma dobbiamo continuare a lavorare per affermare le pari opportunità, con proposte di legge che da una parte tutelino le donne da discriminazioni e violenza, dall'altra per favorire la loro piena affermazione sul piano lavorativo, che è uno degli ambiti fondamentali dai quali rimuovere disparità e ostacoli rispetto agli uomini. Al contempo - concludono - occorre insistere con azioni anche sul piano culturale: il caso di Lara Lugli non riguarda, ovviamente, 'soltantò aspetti contrattuali, ma è emblematico dell'insensibilità rispetto alla condizione femminile della quale purtroppo è ancora permeata la nostra società».