Portiere bloccate: morti annegati i ragazzi nell'auto ribaltata in canale

Martedì 23 Aprile 2019 di Alberto Comisso
Elisa Pitussi, 16 anni, e Catalin Fendic, 19 anni, i due giovanissimi vittime dell'incidente a Rauscedo
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RAUSCEDO - Elisa Pitussi e Catalin Fendic, 16 e 19 anni,  hanno perso la vita in un canale dell'irrigazione profondo poco più di un metro e mezzo a Rauscedo. Un canale di quelli cementificati, dove la vecchia Ford Fiesta bianca, che era stata del nonno del 19enne originario della Moldavia, si è incastrata ruote all'aria.



La forte pressione esercitata dall'acqua ha impedito ai soccorritori di aprire le portiere: i due ragazzi sono rimasti intrappolati e, secondo le prime indicazioni, sarebbero morti annegati. Entrambe le vittime abitavano a Spilimbergo. Il dramma ieri pomeriggio, attorno alle 16. I due ragazzi, assieme agli amici, avevano trascorso la Pasquetta ai laghetti di Vivaro, come mostrano gli ultimi video girati da Elisa e pubblicati su Instagram.

 

 
 

Attorno alle 15.30 hanno deciso di andare a trovare alcuni amici a San Martino al Tagliamento, dove festeggiavano il lunedì dell'Angelo sul greto del fiume Tagliamento. In quattro sono saliti su due macchine: una Fiat Panda e l'autocarro Ford Fiesta. Su quest'ultima c'erano Catalin Fendic, 19 anni compiuti il 20 gennaio, ed Elisa Pitussi, 16  anni festeggiati il 13 dicembre.
Entrambi studiavano a Udine: lui frequentava la quinta superiore al Malignani e a giugno si sarebbe dovuto diplomare; lei il liceo psicopedagogico Caterina Percoto. Stavano percorrendo la strada sterrata Scarico Meduna, un proseguimento di via Poligono, quando Fendic ha improvvisamente perso il controllo della guida. La Fiesta si sarebbe imbarcata - sulla ghiaia erano ben visibili le scie lasciate dalle gomme - finendo ruote all'aria nel rio Lino. Ad accorgersene sono stati i due amici che li stavano precedendo con la Panda. Non vedendoli arrivare, hanno provato a chiamarli sul telefonino senza ricevere alcuna risposta. Si sono preoccupati, sono tornati indietro e a metà strada si sono accorti che l'auto era nel canale, incastrata sotto un manufatto in cemento, cappottata. Uno di loro ha cercato di calarsi nel rio, ma la forte corrente gli ha impedito di prestare soccorso. I ragazzi hanno chiamato il Nue112 e a Rauscedo sono arrivati due mezzi dei vigili del fuoco uno da Spilimbergo e l'autogrù da Pordenone -, un'ambulanza del 118 dall'ospedale di Spilimbergo e l'èquipe dell'elisoccorso. Quando i soccorritori hanno raggiunto la strada Scarico Meduna, laterale della Provesano-Rauscedo, per i due ragazzi non c'era più nulla da fare. Nel canale, con l'aiuto di un poliziotto fuori servizio che transitava di lì per caso, si è immerso un soccorritore acquatico dei vigili del fuoco, che ha provato a recuperare i corpi dei due giovani ormai privi di vita. Ma la pressione dell'acqua era fortissima sul mezzo e, nonostante una delle due portiere fosse leggermente aperta, non è stato possibile estrarre le vittime. Forse Catalin, nell'estremo tentativo di salvarsi, aveva provato a guadagnarsi una via di fuga. A rendere le operazioni ancora più complicate è stato il fatto che all'interno dell'auto, a separare i due sedili dalla parte posteriore, c'era una griglia metallica. La macchina è stata recuperata dall'autogrù dei vigili del fuoco. Nel momento in cui è stata issata, la forza dell'acqua ha sfondato il parabrezza, tanto che i corpi, scivolati via e trasportati dalla corrente, sono stati recuperati uno ad un centinaio di metri di distanza, l'altro a più di 200. Le salme, su disposizione del magistrato di turno Andrea Del Missier, sono state portate nella cella mortuaria dell'ospedale di Spilimbergo a disposizione dell'autorità giudiziaria. Allertati dalla Polizia stradale di Spilimbergo e Pordenone, soltanto una volta arrivati sul posto i genitori dei due giovani hanno saputo che cos'era realmente successo. Colti da malore, sono stati soccorsi del personale del 118, sorretti e consolati dai poliziotti. Alberto Comisso © RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile, 12:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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