Autotreno si rovescia: morti 200 maialini. «Sembravano le grida stridule di bambini»

Mercoledì 2 Febbraio 2022
I maialini salvati
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SPILIMBERGO - Sembravano le grida stridule di centinaia di bambini terrorizzati. Per ore i Vigili del fuoco di Spilimbergo hanno lavorato per salvare quanti più maiali possibile trasportati con un autotreno che si è rovesciato a causa della rottura dell'asse mentre percorreva la sp 1 diretto nella frazione di Pozzo, dove avrebbe dovuto consegnare 640 suini tra i 20/30 chilogrammi destinati all'allevamento.

Il mezzo, di proprietà di una ditta polacca e condotto da un autista bielorusso, proveniva dalla Danimarca. A Gradisca, affrontando una doppia curva, a causa del guasto meccanico ha cominciato a sbandare ed è finito fuori strada, alla sua destra, adagiandosi con la cabina sulla collinetta a fianco della carreggiata, mentre il rimorchio a cinque piani, dove erano stipati i maialini, si è rovesciato. Si calcola che circa duecento animali (il carico era sistemato su cinque piani) siano morti schiacciati o soffocati oppure siano stati soppressi per risparmiare loro ulteriori sofferenze. Ieri sera la strada era ancora interdetta al traffico.

 

L'INTERVENTO

L'incidente è successo verso le 11 di ieri mattina e, oltre ai Vigili del fuoco di Spilimbergo, verso le 16.30 sostituiti dai colleghi di San Vito, ha impegnato una pattuglia della sezione splimberghese della Polstrada, la Polizia locale e i veterinari dell'Asfo. Le operazioni di recupero dei maialini sono state piuttosto complesse. Quelli sistemati nei primi due ripiani non hanno avuto conseguenze. È stato possibile organizzare il recupero grazie alla presenza di un secondo mezzo della ditta polacca che aveva appena scaricato a Pozzo altri suini. È arrivato a Gradisca con il camion vuoto ed è cominciato il lungo recupera dei suini ancora vivi sotto la vigilanza degli animalisti della Lav di Pordenone.

GLI ANIMALISTI

Guido Iemmi, presidente dell'associazione, si è informato sulle procedure per l'abbattimento degli animali sofferenti. Molte delle bestie sopravvissute, infatti, avevano gli arti spezzati o erano in agonia. «Abbiamo chiamato il servizio veterinario di Pordenone - ha spiegato - chiedendo giusta assistenza agli animali e che l'abbattimento di quelli in condizioni critiche avvenisse rispettando le procedure di stordimento preventivo. Il veterinario presente sul posto non poteva procedere all'abbattimento degli animali agonizzanti, che hanno dovuto attendere tra grandissime sofferenze l'arrivo della task force di due veterinari che potessero procedere all'abbattimento in modo adeguato». La Lav ha ricordato che il Parlamento Europeo, chiamato a votare per migliorare la protezione degli animali durante il trasporto, lo scorso 20 gennaio ha approvato delle «raccomandazioni deludenti e insufficienti». «L'unica soluzione per risparmiare questa ulteriore sofferenza agli animali sfruttati - afferma la Lav - è abolire il trasporto di animali vivi, e trasportare solo carni e derivati animali».

IL RECUPERO

Le carcasse sono state recuperate da una ditta di Cordenons e saranno smaltite in un inceneritore. I maialini che si sono salvati dovevano essere consegnati all'allevamento di Pozzo, che era la loro destinazione finale. La speranza è che non abbiano subito ulteriori traumi e comincino ad alimentarsi adeguatamente. In caso contrario dovranno essere trasportati a Isola della Scala, in Veneto, dove rischiano la macellazione.
 

Ultimo aggiornamento: 15:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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