Addio a mamma Viviana, morta a 7 anni dal terribile incidente

Mercoledì 3 Febbraio 2021 di Cristiana Sparvoli
Viviana Baldo, morta dopo sette anni di coma

PORDENONE - La vita di Viviana Baldo si era fermata nel pomeriggio del 2 dicembre 2013, in via Santa Rosalia, a Fagnigola, frazione di Azzano Decimo. A bordo della sua Lancia Y, la commessa della Lidl era andata a sbattere contro la colonna di cemento di una recinzione, mentre si recava al lavoro a Prata, proveniente da Pravisdomini, il paese dove risiedeva con il marito, Gianni Siddi, e il figlio Nicolò, che all’epoca aveva 11 anni. Un incidente stradale “banale” nella dinamica (la sbandata in curva, la perdita del controllo del veicolo, l’impatto contro l’ostacolo), se così si può definire un evento tragico che ha spezzato l’esistenza di una donna che aveva appena compiuto 41 anni, riducendola in stato vegetativo a causa dei gravissimi danni cerebrali riportati.


STRONCATA DALLA POLMONITE
Ieri mattina Viviana Baldo, ad oltre sette anni dall’incidente, se ne è andata per sempre, vinta da una polmonite, non causata dal Covid-19. Si è spenta all’ospedale di Pordenone, dove era stata ricoverata una decina di giorni fa, a seguito dell’aggravarsi di un quadro clinico già complicato dalle irreversibili condizioni neurologiche. Negli ultimi tre anni era stata costantemente accudita a domicilio. “Seguita e coccolata come una bambina”, dice il marito Gianni, che aveva potuto riportarla nel calore di una casa, dopo quattro anni di peregrinazioni tra ospedali italiani e cliniche specializzate all’estero. Viviana non è più tornata nell’abitazione familiare di Pravisdomini, ma è stata trasferita in un appartamento di Sacile, più consono all’assistenza domiciliare, di cui si è fatta carico l’intera rete familiare (la suocera, le zie, le badanti). Viviana Baldo era nata il 5 ottobre 1972, a Treviso. La sua scomparsa colpisce più comunità: Pravisdomini, dove ancora vivono Gianni Siddi, carabiniere del Nucleo investigativo di Pordenone e conosciuto anche nel mondo del calcio, in quanto preparatore dei portieri del Tamai (prima giocava con il Valnoncello), e il figlio Nicolò, studente liceale di 18 anni, anch’egli calciatore; la cittadina di Sacile, nel cui Duomo, giovedì, si svolgeranno i funerali, e Prata, poiché la donna lavorava come commessa nel supermercato Lidl di via del Commercio.


INCIDENTE INSPIEGABILE
Si stava recando proprio al lavoro quando, alle 16.10 di quel “nero” 2 dicembre, è rimasta vittima di un incidente che il marito definisce inspiegabile per il modo in cui è avvenuto: «Non si è mai capito cosa sia veramente accaduto e perché mia moglie abbia perso il controllo del veicolo. La velocità della sua auto era di 56 chilometri orari. Io oggi penso che, forse, gli accertamenti non sono stati fatti in modo molto approfondito». A estrarre la donna dall’auto erano stati i Vigili del fuoco di San Vito, che dovettero forzare la portiera della Lancia Y rimasta bloccata. Quindi, con l’ambulanza del 118, Viviana era stata trasportata nel reparto Rianimazione dell’Ospedale di Pordenone. Ma nella stessa serata era stato deciso di trasferirla a Udine, per sottoporla a un delicato intervento di neurochirurgia, nel tentativo di ridurre il gravissimo trauma cranico subìto. Una staffetta dei carabinieri scortò l’ambulanza da Pordenone fino al ponte sul Tagliamento, dove ad aspettare il mezzo di soccorso c’erano i colleghi dell’Arma di Udine.'


VISITATA ANCHE A INNSBRUCK
«Abbiamo provato di tutto nei quattro anni in cui è stata continuamente ospedalizzata, ma Viviana non si è più ripresa», racconta ancora Siddi. Anche Leopold Saltuari, docente di neurologia all’Università di Innsbruck e uno dei massimi esperti del campo della neuroriabilitazione delle persone colpite da ictus e coma, ha avuto in cura Viviana. «Ci siamo persino rivolti al professor Saltuari, - conclude Siddi - un luminare in materia Ha voluto accoglierla nella sua clinica di Hochzirl in Austria, per studiare il caso di mia moglie. Però, alla fine, ci siamo arresi. non c’è stato nulla da fare”.

Ultimo aggiornamento: 10:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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