PASIANO DI PORDENONE - È stato il medico della Cri che era presente al torneo a “invitare” gli organizzatori della manifestazione e i rappresentanti delle varie società che con le rispettive squadre stavano giocando a bloccate tutte le attività sportive.
I BAMBINI
Nell’area sportiva del Prata Falchi di Visinale ieri pomeriggio quando è scoppiato l’incendio c’erano circa 450 bambini dai 5 ai 12 anni. Una decina le società sportive arrivate dal Friuli e dal Veneto per il Torneo del Sile, organizzato dalle società di Azzano e del Sile padrone di casa. Due i campi in cui si giocavano le partite, uno poco distante dalla zona del chiosco dove è scoppiato l’incendio e l’altro a una trentina di metri più distante. Tra le società rugbistiche presenti, l’Azzano, il Sile, il Vittorio Veneto Rugby, i Grifoni di Oderzo, il San Marco di Venezia - Mestre, il San Vito rugby e il Maniago Rugby club. Una festa di fine attività, anche perchè gran parte dei campionati per i giocatori più piccoli si sono chiusi la scorsa settimana.
IL RACCONTO
«Ero in un momento di pausa - racconta Giorgio Busicchio che ieri era al campo ad arbitrare le gare - insieme ad altre persone, nella zona del chiosco. Ad un certo punto abbiamo visto uscire correndo diverse persone che urlavano di allontanarsi perchè c’era parecchio fumo. I bambini hanno smesso subito di giocare e sono stati allontanati, mentre altri volontari dopo aver preso un estintore hanno iniziato a gettare la schiuma da dove usciva il fumo. Per la verità in una decina di minuti sembrava tutto finito, tanto per vero che i bambini sono tornati a giocare, ma solo nel campo più distante. Quello nei pressi del chiosco non è stato più utilizzato anche perchè c’era parecchio odore di fumo, pur essendo all’aperto».
IL PEGGIO
Questa, però, è stata solo l’avvisaglia. «Una ventina di minuti più tardi - racconta ancora l’arbitro - abbiamo visto arrivare i vigili del fuoco con tre autobotti. Per la verità tutto quel movimento ci era sembrato eccessivo ad un primo sguardo, visto che sembrava tutto finito. In realtà appena i vigili hanno mosso il tetto il fumo è tornato ad uscire in maniera massiccia e si sono viste le fiamme alzarsi. In pratica il fuoco stava camminando sotto le intercapedini del tetto. È bruciato tutto».
TORNEO TERMINATO
«Abbiamo fatto subito una verifica tra i bambini per capire se si erano spaventati - spiega Stefano Sironi, uno dei responsabili dell’organizzazione del torneo - e devo dire che per fortuna non ci sono stati problemi. Il fuoco è avanzato piano e quindi non ci sono stati problemi per allontanarci tutti dalle zone più pericolose. Anzi, nel campo distante dal chiosco avevamo ripreso a giocare, ma purtroppo il fumo continuava ad uscire dalle intercapedini e nonostante ci fossero circa una trentina di metri, invadeva comunque il campo. A quel punto abbiamo chiuso tutto e i bambini se ne sono andati per evitare problemi respiratori. Peccato, una grande festa di sport rovinata».
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