Truffa auto di lusso, in due officine toglievano i chilometri, e per il ritiro i finti saloni

Venerdì 22 Marzo 2019
Truffa auto di lusso, in due officine toglievano i chilometri, e per il ritiro i finti saloni
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Si trovavano nel Nord Est, tra Friuli e Veneto, a Pordenone, Codroipo, Padova e Gruaro, i saloni dove le auto, compravendute on-line su siti specializzati, venivano consegnate agli ignari acquirenti provenienti da tutta Italia. I saloni, presi in locazione, apparivano come classici concessionari d'auto. Al cui interno sarebbero state poste anche auto di gran lusso di forte richiamo, come la Rolls Royce da cui sono partite le indagini. I locali cambiavano via via nel corso del tempo, così come le società schermo che avevano formalmente sedi a Roma e a Palermo.

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Ogni anno cambiavano società e sede ha spiegato il Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Pordenone, colonnello Stefano Commentucci -. Avevano già acquistato un'altra società e stavano pensando dove mettere il punto vendita, che potremmo definirlo come punto di consegna. Le auto, acquistate principalmente in Germania, venivano invece schilometrate, alcune anche 4 volte in meno rispetto alla reale percorrenza, attraverso l'impiego di appositi software, ora sequestrati, in due autofficine a Padova e in provincia di Treviso. Oltre al grave danno sociale per l'ammanco dell'Iva, si creava un danno economico anche all'utente finale che  comprava così un veicolo a un prezzo superiore al valore reale. Ciò ha spiegato il Vice Questore aggiunto Rita Palladino, dirigente della Polizia stradale di Udine comporta anche una situazione di pericolo per la collettività perché il veicolo sarà soggetto a una manutenzione che non rispecchierà la percorrenza chilometrica e non verrà effettuata nelle tempistiche giuste, con maggior rischio di rottura dei pezzi. Sempre in provincia di Treviso aveva sede anche una delle agenzie di pratiche automobilistiche compiacenti attraverso cui, con la presentazione di documentazione ideologicamente falsa, la struttura riusciva a sottrarsi alle disposizioni di legge antievasive che non consentono l'immatricolazione di veicoli usati di provenienza comunitaria e quindi il rilascio dei libretti di circolazioni senza il preventivo assolvimento dell'Iva. Le altre agenzie si trovavano nel Lazio e a Palermo. Quest'ultima, come ricordato dal colonnello Commentucci, curava immatricolazioni per soggetti che, nell'80% dei casi, risiedevano in Regioni del Nord e Centro Italia. Molti dei soggetti truffati risiedono in Friuli Venezia Giulia e Veneto. In Regione sono caduti nel tranello 111 acquirenti per un controvalore delle auto di 4.618.200 di cui 51 a Udine, 48 a Pordenone, 7 a Gorizia e 5 a Trieste. Altre 210 persone, con mezzi per un controvalore di 7.918.700 euro sono cadute nel raggiro in Veneto. Tra i truffati 128 hanno già sporto querela. Le indagini non sono ancora concluse. Dai conti correnti delle società schermo, ha spiegato ancora il Comandante provinciale delle Fiamme Gialle Pordenonesi Stefano Commentucci, risulta che siano stati drenati oltre 4,5 milioni di euro.
E.V.
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Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 13:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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