Guerra in Ucraina, partita la missione friulana per aiutare i profughi. «In tv ho visto l'orrore, voglio aiutare»

Venerdì 18 Marzo 2022 di Marco Agrusti
Il volontario Cosimo Capozzo in Comune a Pordenone

Il briefing finale è andato in scena prima dell’alba, alle 5.30.

Poi la partenza, dopo giorni di preparativi. La colonna della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia è in viaggio verso Ubla, nella regione di Presov, in Slovacchia. Al confine con l’Ucraina sta infatti per nascere il primo campo profughi allestito e gestito interamente dai gruppi di Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Più di trenta, i membri dei gruppi che porteranno il loro aiuto ai profughi ucraini in viaggio verso l’Unione europea. Fa parte della missione anche la Croce rossa. Il tragitto misura circa 900 chilometri e sarà percorso in una dozzina di ore, fino all’arrivo e all’allestimento del campo, che potrà ospitare fino a 250 persone a rotazione. Partecipa all’operazione anche un giovane di 19 anni di Cividale. 


IL VOLONTARIO


Cosimo Capozzo, pordenonese, ha 61 anni e ne ha viste tante. È capo squadra della Protezione civile nel capoluogo della Destra Tagliamento e ieri è stato ricevuto prima della partenza dal sindaco Alessandro Ciriani e dal vice Emanuele Loperfido. «Sono stato in Emilia Romagna per il terremoto del 2012 - racconta - ma questa è la prima volta che partecipo a una missione all’estero, di carattere internazionale. Sarà tutto diverso, perché il Friuli Venezia Giulia in qualche modo rappresenterà tutta l’Italia. Parto con lo spirito di dare una mano a chi sta soffrendo. Ho visto tutti i giorni delle scene drammatiche in tv, non potevo rimanere fermo. Darò il mio piccolo contributo, sono stato troppo mare nel vedere i video della distruzione e della sofferenza del popolo ucraino. La mia famiglia? Ha capito la natura del mio sforzo e mi ha lasciato partire. I rischi? Se il Dipartimento ci fa andare lì vuol dire che saranno controllati». «La Protezione civile di Pordenone - ha detto il sindaco Alessandro Ciriani - esprime grandi professionalità e conta su un’esperienza ventennale. È un orgoglio». «Raccomando la massima prudenza - ha concluso il vicesindaco Emanuele Loperfido - e allo stesso tempo posso dire di essere soddisfatto per la presenza di un nostro contingente». 

Ultimo aggiornamento: 16:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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