Green pass a scuola, la grana dei controlli, scoppia il caos

Venerdì 13 Agosto 2021 di Marco Agrusti
Green pass a scuola, la grana dei controlli, scoppia il caos

PORDENONE Green pass obbligatorio per gli insegnanti e il personale scolastico non docente, l'atmosfera in regione si fa rovente. E la fibrillazione è concentrata sul tema dei controlli, già problematico all'esordio della misura sul campo, cioè nei bar e nei ristoranti. La lettera del provvedimento governativo, infatti, affiderebbe ai dirigenti scolastici il compito di verificare quali docenti o dipendenti della scuola siano o meno vaccinati.

Un problema non di poco conto, se si pensa che il ragionamento dovrà essere fatto scuola per scuola, giorno per giorno, insegnante per insegnante. Con il rischio di scontrarsi con la già spinosa e intricata normativa sulla privacy. Per questo i presidi del Friuli Venezia Giulia hanno lanciato un appello affinché siano le Aziende sanitarie del territorio a intervenire nel complesso percorso verso una scuola sicura.

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LA MATERIA

A settembre, quando ripartirà l'anno scolastico, il governo vorrà solamente personale vaccinato (oppure negativo al tampone, o ancora guarito da meno di sei mesi dal Covid) in cattedra e negli istituti dell'educazione. Gli altri rimarranno fuori, e dopo cinque giorni di assenza ingiustificata scatterà anche lo stop allo stipendio. Un provvedimento tosto, che sta già creando malumori all'interno di alcuni sindacati del mondo scolastico. Ma sta generando ancora più subbuglio l'applicazione concreta della norma, specialmente nella parte in cui a essere regolamentati sono i controlli, in capo ai dirigenti scolastici. 
«Stiamo attendendo le disposizioni da parte del ministero dell'Istruzione - ha spiegato la numero uno dei dirigenti scolastici del Fvg, Teresa Tassan Viol - tutte le specifiche definitive. Ma è ovvio che la nostra richiesta in questo momento sia da indirizzare alle Aziende sanitarie». Non è uno scarico di responsabilità, quello dell'associazione presidi, ma un passaggio che si ritiene obbligato. Siano gli ospedali - è questo il senso della missiva - a capire chi è vaccinato e chi no. Così come sono stati gli ospedali, dopo una lunga querelle finita anche sul tavolo del garante della privacy, a raccogliere - in primavera - le adesioni al vaccino da parte degli insegnanti. 


LA RICHIESTA

L'associazione presidi è chiara e chiede alle Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia di farsi carico non dei controlli, quanto di un lavoro che dovrà essere svolto a monte. «Se le aziende raccogliessero e inviassero alle scuole i dati riferiti alla popolazione di insegnanti vaccinata, sarebbe molto più semplice incrociare i dati e successivamente coordinare i controlli». Altrimenti siamo sempre allo stesso punto: il datore di lavoro può chiedere al dipendente se si è vaccinato ed è quindi in possesso del green pass? Una materia scivolosa, su cui tutt'ora la giurisprudenza appare prudente e in alcuni casi divisa. 


IL REPORT

In totale l'anno scorso sono stati effettuati 170 interventi con test antigenici rapidi per un totale di 206 classi. I test hanno riscontrato 173 positività totali. Su 173 positivi riscontrati, 121 sono alunni (70% del totale) e 52 sono personale scolastico (30% del totale). In 7 circostanze si è proceduto all'istituzione della quarantena per più classi. Soltanto in 4 circostanze si è proceduto all'istituzione della quarantena per tutto il personale scolastico, situazione che ha determinato l'interruzione di tutte le attività didattiche.

 

Ultimo aggiornamento: 11:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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