Soffre anche la sanità, operatori a casa senza pass: bloccate le ferie per tutti gli altri

Sabato 16 Ottobre 2021 di Davide Lisetto
L'ospedale di Pordenone

PORDENONE - La giornata di ieri, con l’avvio dell’obbligo del “passaporto verde” per tutti i lavoratori, ha messo alla prova anche alcuni servizi pubblici essenziali, come la sanità e i trasporti.

Ed è proprio su questi due fronti che si sono registrati alcuni disagi causati dalle assenze di personale. Mentre sul fronte della raccolta dei rifiuti, dove si temeva qualche pesante contraccolpo, la giornata è filata liscia anche se con possibili ripercussioni nelle prossime giornate.


LA SANITÀ


Negli ospedali e nei distretti territoriali l’Asfo ha dovuto registrare più di qualche assenza da parte di operatori sia amministrativi che sanitari che - non avendo il Green pass - non si sono nemmeno presentati al lavoro evitando così i controlli a campione che la direzione dell’Asfo aveva predisposto e organizzato dando il servizio di controllo in appalto a società esterne. Assenze di infermieri e operatori sanitari non ancora in possesso del certificato verde (e quindi non vaccinati) ma non ancora sospesi come accaduto a molti colleghi nei mesi scorsi. Una situazione dovuta al fato che alcuni lavoratori di Asfo sono residenti (e quindi appartenenti a un diverso Ordini professionale rispetto a quello pordenonese, dove le sospensioni erano scattate già nei mesi scorsi) nelle province contermini. L’introduzione dell’obbligo del pass verde ora di fatto “smaschera” questi operatori non ancora vaccinati ma in servizio proprio perché non sarebbe ancora scattata la sospensione per la mancata vaccinazione. Sia nell’ospedale di Pordenone che in quello di San Vito ci sarebbero state assenze con conseguenti disagi, in particolare negli ambulatori delle visite specialistiche. Assenze e segnalazioni che, nel primo pomeriggio di ieri, hanno spinto la direzione sanitaria e la direzione delle professioni infermieristiche a emanare una circolare con la quale si sospendono le ferie di tutto il personale ospedaliero del comparto, cioé infermieri e Oss. Non si è fatta attendere la reazione di tutte le sigle sindacali della sanità: «Il blocco delle ferie è un atto grave che dimostra quanto siano fondate le nostre continue osservazioni sulla carenza di un organico ridotto all’osso che ora rischia di andare in crisi a fronte di questa nuova mancanza di personale». «Il sistema messo in piedi per il controlli a campione del personale in tutte le sedi Asfo - ha spiegato il direttore generale Joseph Polimeni - ha funzionato. Sono stati pochissimi i casi di addetti sprovvisti del Green pass. Rispetto a possibili assenze di personale che non si è presentato vedremo se il fenomeno proseguirà nei prossimi giorni e valuteremo come farvi fronte».


BUS, RIFIUTI E POSTE
Qualche problema si è registrato sul fronte del trasporto pubblico: sui quasi 200 autisti di Atap ieri ne mancavano 35. La società aveva pronto un piano di emergenza che ha consentito di garantire i servizi essenziali a studenti e strutture ospedaliere. Alcune corse sono però saltate, nelle fasce orarie di minor afflusso, sia nel servizio extraurbano che in quello urbano. Tagli e riduzioni di corse sono previste anche per il fine settimana e - se le assenze dovessero perdurare - anche nei giorni successivi. È stato invece scongiurato il rischio di ripercussioni sulla raccolta dei rifiuti. La società sanvitese Ambiente Servizi (che serve 24 Comuni sul territorio) ieri mattina alle 4 ha registrato l’assenza di un solo operatore sui 105 che sono usciti con tutti i mezzi garantendo il normale servizio. Alla Gea le assenze erano 5, pari al 10% degli addetti: il servizio essenziale è garantito, possibili disagi su raccolta di plastica e cartone. Nessun problema importante per le Poste: tutti gli 84 uffici provinciali sono stati aperti e anche il recapito garantito.

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