L’estensione dell’uso del green pass è ormai dietro l’angolo.
LA MAPPA
Partiamo dai giovani, per una volta. L’adesione al vaccino nella fascia d’età più “verde” non è assolutamente soddisfacente. Ma sono ragazzi e ragazze, con le nuove regole, a pagare il prezzo più alto in seguito alla scelta di non vaccinarsi. Si pensi solamente alla possibilità - nella prossima stagione sportiva - di andare allo stadio. Oppure un biglietto già acquistato per un concerto di agosto (e anche in Friuli Venezia Giulia ce ne saranno molti, anche di spessore internazionale) che finirà per diventare carta straccia in quanto riservato solo a chi avrà il green pass. Ecco, partendo dalla fascia tra i 12 e i 19 anni, la quota corrispondente a chi non ha ancora avuto la prima dose è del 79 per cento. Si tratta di quasi 70mila persone. Tra i 20 e i 29 anni, invece, si tratta di altri 51mila tra ragazze e ragazzi. E in questo caso è una categoria che viaggia, che magari ha prenotato una vacanza che ora dovrà “saltare” a causa dell’irrigidimento nell’uso del green pass. Infine ci sono altri 63mila cittadini trentenni che mancano all’appello e che dovranno rinunciare a qualcosa da quando entreranno in vigore regole più severe per la partecipazione ad eventi con molte persone.
LE ALTRE FASCE
Tra i 40 e i 49 anni “abita” la quota più consistente di cittadini che subiranno limiti - anche pesanti - nel giro di una settimana. Sono infatti più di 71mila le persone residenti in Friuli Venezia Giulia e appartenenti a questa categoria che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose del vaccino contro il Covid. A seguire ci sono 63mila cinquantenni, 38mila sessantenni, 25mila settantenni, 6.500 ottantenni e solamente 1.200 ultranovantenni.
In totale, da quando il green pass servirà per concerti, trasporti a lunga percorrenza (ma si parla anche degli autobus), viaggi, stadi e convegni (ma forse anche per i ristoranti e i bar), quasi 387mila cittadini del Friuli Venezia Giulia finiranno ai margini della vita sociale e in una selva di divieti.