Green pass nei locali, accuse a una gelateria su Facebook: arriva la querela immediata

Venerdì 13 Agosto 2021 di m.a.
La gelateria Ice King di Porcia (foto Google)
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PORCIA - La tastiera, sì sa, a volte corre velocemente.

E la pandemia, argomento sempre in testa a quelli che nel gergo social si chiamerebbero “trend topic” (argomenti di tendenza), ha accelerato lo scambio di opinioni sul web. Qualche volta, però, si rischia di finire in Tribunale, magari a causa di un post su Facebook scritto di getto ma potenzialmente dannoso per un’attività economica. Ci si aggiunga poi il tema caldo del green pass e la frittata è fatta. Protagonista della vicenda è un utente, cittadino di Porcia, che mercoledì pomeriggio ha scritto un post sul gruppo Facebook “Sei di Porcia se”, accusando quella che lui stesso ha descritto come «la gelateria della piazza». Peccato, però, che in piazza di gelateria ce ne sia solo una. Ed è stata l’accusa lanciata dall’utente che ha provocato il caos. «La gelateria in piazza a Porcia - ecco il contenuto del post - non dà gli scontrini ma si permettere di chiedere un documento di identità. Totalmente fuorilegge». Nella (vana) speranza di non incorrere in qualche problema, l’utente ha poi modificato il post, rimuovendo l’accenno alla piazza. Ma ormai il danno era fatto e le immagini salvate. Ecco allora che ieri mattina i titolari della gelateria “Ice King” di Porcia hanno portato tutta la documentazione in Questura a Pordenone e hanno presentato querela di parte per diffamazione. «Siamo intenzionati a chiedere anche i danni», hanno specificato in seguito i titolari. La “bravata” su Facebook, quindi, ora rischia di costare a carissimo prezzo. E di fare scuola in un periodo in cui le discussioni sul green pass e sui locali pubblici spesso sfondano il muro invisibile delle offese. 


«Il cliente - hanno raccontato sempre i titolari della gelateria di Porcia - ha pagato la merce con il bancomat e abbiamo rilasciato correttamente lo scontrino, come facciamo sempre. La stampa è stata appoggiata in cassa per facilitare il cliente stesso. Tutto era in regola, ma la persona si è alterata perché lo scontrino non gli era stato consegnato in mano, ma solamente appoggiato sul bancone». Da quel momento, l’escalation, con il post pubblicato (e visibile a tutti) su “Sei di Porcia se” e la prima reazione dei titolari della gelateria. Ieri mattina la vicenda ha imboccato invece la strada della battaglia legale, dal momento che tutte le immagini del profilo Facebook sono state presentate all’attenzione della Questura di Pordenone.

Ultimo aggiornamento: 14 Agosto, 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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