Addio a Graziana, la nobildonna dei Panigai: era anche una super-tifosa dell'Udinese

Martedì 28 Dicembre 2021 di Cristiana Sparvoli
Villa Ovio a Panigai e la nobildonna Graziana coi bimbi del Barone rampante
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UDINE - Comunità in lutto per la perdita di Graziana Ovio Rambaldo, discendente dei conti Panigai, signori del minuscolo feudo che ha segnato la storia del borgo.

La nobildonna si è spenta il 23 dicembre nella sua casa di Udine a 85 anni. Insieme alla sorella maggiore Gioiella (deceduta nel 2016 a 82 anni), aveva tenacemente difeso l’integrità del piccolo borgo di Panigai, che ha il suo bene più prezioso nella villa settecentesca sorta sui resti di un castello medievale ad opera del conte Girolamo. Dopo la scomparsa di Gioiella, che aveva dimorato nella storica casa di famiglia fino all’ultimo, conservandola dagli “attacchi” della modernità, Graziana aveva portato avanti la tutela di un patrimonio fondamentale per la memoria di Pravisdomini. 


L’ANTICA FAMIGLIA


Graziana Ovio Rambaldo discendeva dal ramo principale dei conti di Panigai, un’antica famiglia nobile di Sacile con ascendenze veronesi. Pur abitando a Udine, era spesso presente nel palazzo che domina la piazzetta Pre’ Bortolo, gestito con grande senso dell’ospitalità e della signorilità, come testimonia il sindaco Davide Andretta: «Mi colpisce molto la notizia della sua morte. La conoscevo bene e di lei conservo il ricordo di una persona equilibrata, sempre con le parole giuste al momento giusto. Molto a modo e anche molto disponibile. Quando il prefetto Maria Rosaria Laganà venne a Pravisdomini, la contessa ci ospitò e guidò il prefetto nella visita di villa Panigai, così come metteva a disposizione il palazzo per la giornata dei Castelli aperti. Rivolgo alla famiglia le sincere condoglianze dell’amministrazione. Con Graziana si chiude l’epoca degli anziani conti e perdiamo qualcosa di molto significativo». 


L’EREDITÁ


Graziana e Gioiella erano nate dall’unione dell’avvocato Costantino (Nino) Ovio Rambaldo (figlio di Amalia di Panigai e di Giulio, pretore di Oderzo) con Natalia Battistella. Alla morte della sorella maggiore, aveva ereditato il palazzo che ha assunto l’attuale aspetto di villa veneta nel 1750, su progetto dell’architetto veneziano Pietro Checcia. In origine era un castello medievale, sede amministrativa del feudo dei conti Panigai. Ogni anno, le sorelle aprivano al pubblico le porte della storica dimora, in occasione di “Castelli aperti”, iniziativa promossa dal Consorzio per la salvaguardia dei castelli storici del Friuli Venezia Giulia. Il merito delle figlie dell’avvocato Costantino è stato quello di avere mantenuto intatto, pur tra innumerevoli problemi di conservazione e senza aiuti pubblici, il palazzo con i suoi arredi d’epoca, immerso nel grande giardino, lambito dal fiume Sile. 


L’ACCOGLIENZA DEI BIMBI


Negli ultimi anni aveva accolto anche le attività ludiche dell’associazione culturale “Il Barone rampante” di Borgo Panigai. «La ricordiamo come una signora accogliente e molto generosa, che ci faceva aprire il giardino del palazzo dal custode anche se lei non era presente - racconta Marco Coral -. In alcuni incontri aveva raccontato ai nostri bambini la storia della famiglia e della villa, facendoci scoprire gli arredi e le collezioni che custodiva, tra cui i giocattoli di quando era bambina. Viene a mancare una persona che ci ha sempre sostenuto». Graziana Ovio Rambaldo sottolineava di sentire il dovere morale di tutelare e tramandare un patrimonio storico non soltanto familiare, ma destinato alla comunità, alla conservazione delle tradizioni e alla formazione dei più giovani. La nobildonna, funzionaria dell’Inps di Pordenone e Udine, che era una grande tifosa dell’Udinese, lascia il figlio Gianmaria Rizzi, la nuora Silvia e il nipote Tommaso. I funerali si terranno nella chiesa parrocchiale di Chions domani mattina.

Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 20:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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