Cruciani: «Tradire è una cosa naturale, la monogamia non esiste». Anche in Friuli

Nell'ultimo libro del giornalista e conduttore radiofonico le storie di nove coppie tra desideri e trasgressioni

Giovedì 8 Giugno 2023 di Giulia Soligon
Cruciani: «Tradire, è una cosa naturale», anche in Friuli

Sono Ginevra e Carlo, Giovanna e Marco o Bea e Alex? Non lo sappiamo, la loro identità e provenienza è stata nascosta nel rispetto della privacy, ma quel che è certo è che tra le nove coppie che si sono “messe a nudo” nell’ultimo libro di Giuseppe Cruciani, presentato domenica 4 giugno alla Dacia Arena prima di Udinese - Juventus, c’è anche il Friuli.


Nove coppie tra desideri e voglie

Abbandonate ogni pregiudizio o voi che vi affacciate alla prima pagina di “Storie di desiderio e trasgressione”, volume edito dalla Nave di Teseo, con la prefazione di Pupo, uno che se ne intende. Vive da oltre venti anni, in piena armonia, con due donne. Un libro che affronta senza peli sulla lingua i percorsi imprevedibili nelle relazioni a due, fra intrecci e inciampi. Altrimenti detti sbandamenti o, ancor meglio, tradimenti di coppia. E ce ne sono tanti, così diversi e, in certi casi, pure estremi. Attenzione però, non è un “inno al libertinismo e allo scambismo”. A metterci in guardia da questa possibile interpretazione è lo stesso autore, che nella nota introduttiva tiene a precisare come stanno le cose. E una, per Cruciani, è assolutamente chiara: «La monogamia è una chimera». Il perché è presto spiegato. «La maggior parte delle persone inizia una relazione, giurandosi fedeltà, una specie di promessa implicita, che poi difficilmente si può mantenere, perché la natura ci porta verso altri lidi. Dunque bisogna convivere col fatto che la monogamia non esiste. Il fatto poi che la stragrande maggioranza delle coppie inizi una relazione, promettendosi fedeltà, è un controsenso. Sarebbe più semplice affrontare con trasparenza le voglie che abbiamo degli altri, che sono appunto inevitabili». Niente di più naturale, quindi, secondo il Cruciani pensiero, per il quale la trasgressione esiste, s’insedia nelle relazioni e prolifera.

Inutile girarci tanto attorno, «è sempre esistita, poi è chiaro che gli smartphone, e così internet, hanno reso più veloce e semplice la possibilità di conoscere una persona». Tutto, alla fine, torna sempre lì, a quello strumento del quale non possiamo fare a meno, quasi fosse diventato il nostro diario segreto. E, se da una parte ci avvantaggia, dall’altro, va avanti Cruciani, «è la nostra condanna, la fonte di ogni nostro guaio, ed è il motivo per cui nella maggior parte dei casi le relazioni si chiudono».

La famiglia? «Perno della nostra società» 


E, se per il “Re della Zanzara” l’atto sessuale extraconiugale risponde a una voglia istintuale, il motivo della sua colpevolizzazione viene rapportato alla religione monogamica, educazione della società occidentale, per la quale il vincolo è sacro e inviolabile. «Negli anni ci hanno inculcato l’idea che non può esistere una relazione sessuale al di fuori della coppia e che la scoperta di questa provoca un dissidio irreparabile. Questo, invece, è fondamentalmente falso, perché si può continuare ad amare e ad avere una vita sessuale non monogama». Tra le parti, dunque, non ci sarebbe contraddizione. Anzi, «esistono i nuclei familiari, così come i desideri e le voglie». Ma in tutto questo, se c’è una cosa che non viene messa in discussione, è proprio la famiglia. «Il mondo è fatto di famiglie. Sono il perno della nostra società e negarlo sarebbe assurdo e ridicolo. Senza sarebbe un mondo in preda alla distruzione». Graffiante e pungente, Giuseppe Cruciani affronta di petto (nudo oltretutto, se si guarda la copertina) l’incerto equilibrio in cui si muove un triangolo amoroso, andando a scavare nelle conversazioni «ispirate sì dalle puntate in radio, ma soprattutto dal passaparola. Alcune sono storie che non sono riuscito ad approfondire nel libro precedente. In una di queste la persona che parla è di una città del Friuli, ma ho cambiato luogo e nome». Tanto irriverente e senza peli sulla lingua quando si tratta delle storie altrui, quanto riservato quando si tratta della sua relazione con la sacilese Eleonora, “la ragazza dalla sciarpetta blu”, come recita la dedica in apertura al libro, conosciuta nel giugno del 2014, durante un incontro di PordenonePensa. Della “sua” coppia Cruciani non parla.

La libertà e il diritto sessuale


L’idea di fondo che si ricava dal libro è quella di libertà sessuale e di non essere messi alla sbarra per le proprie scelte. Tematiche peraltro che saranno al centro dell’attenzione, a Pordenone, per il Pride atteso nel fine settimana. «Sono a favore di tutto, dell’utero in affitto, del corteo, del matrimonio gay e dell’adozione (cosa che molti a sinistra non accettano), purché non se ne faccia una religione e i pareri contrari non siano bollati come omofobi. Purtroppo questo è il frutto di anni, in cui le associazioni gay Lgbt hanno creato questa specie di religione, per cui chi non è con loro, viene etichettato come razzista e discriminatorio».

Cruciani e le provocazioni


L’ultima produzione editoriale di Cruciani esprime, al tempo stesso, il carattere provocatorio e dissacrante del giornalista, conduttore della Zanzara e mattatore televisivo, capace di “infilarsi” in qualsiasi polemica all’italiana fornendo il suo parere senza filtri. Come è successo una settimana fa, con la storia pubblicata sul suo profilo Instagram, mentre al tavolo di un ristorante friulano mangiava la carne di orso. Una pioggia di polemiche, alle quali Cruciani risponde «Sono senza senso. È stato fatto tutto legalmente, la carne è stata cucinata in un locale sloveno stellato e poi portata in Italia. È carne certificata. Non sussiste il problema di una violazione di legge. Molti l’hanno vista come una provocazione del mondo animalista, ma era per far capire che io amo gli animali, ma mi piace anche mangiarli. E non è una contraddizione. Nel caso dell’orso, sono ancora favorevole all’abbattimento, perché mi sembra la soluzione più logica per un animale che, ovunque venga portato, a fronte di quanto successo, sarebbe problematico e pericoloso».

Cena con carne d'orso in un ristorante del Friuli Venezia Giulia per Giuseppe Cruciani: «E' buonissima» Video

Alla Zanzara, il caso Polegato 

E, giusto per passare di palo in frasca prima di concludere la chiacchierata, senza abbandonare il campo delle provocazioni non possiamo non affrontare il caso Polegato. «Faccio fatica a parlare di lui, perché dopo anni in cui abbiamo scherzato e riso alla radio, ci sono stati degli episodi che mi hanno lasciato, per usare un eufemismo, perplesso».

Ultimo aggiornamento: 07:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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