​Morto Flaiban. È stato lo chef dei grandi artisti

Giovedì 6 Giugno 2019
Morto Giovanni Flaiban, storico titolare dell'ex trattoria Progresso di viale Martelli
PORDENONE - È morto, dopo una breve malattia, lo chef pordenonese Giovanni Flaiban, storico titolare dell'ex trattoria Progresso di viale Martelli che si trovava proprio a ridosso del vecchio teatro Verdi di Pordenone. Originario di Polcenigo, dove era nato nel 1929, Flaiban, rimasto orfano all'età di 15 anni, aveva iniziato a lavorare fin da giovanissimo nei più celebri alberghi veneziani, prima come lavapiatti e poi come aiuto cuoco. Dopo le esperienze all'Excelsior, al Casinò, al Lido, al Danieli di Venezia e, successivamente al Galli di Milano, alla fine degli anni '50 avvia a Pordenone con la moglie Antonietta il Progresso, ristorante cult degli anni ruggenti. 
IL TEATROLa prossimità con il teatro Licinio, poi Verdi, ne fece un punto di riferimento per gli artisti di passaggio in città che dopo l'esibizione sul palcoscenico, a tarda sera, si spostavano nel suo ristorante. Fu così che tra gli anni 50 e 70 del Novecento, il Progresso divenne un vero è proprio ritrovo dei vip, di cui ancora oggi i figli di Giovanni, Mara e Antonio, entrambi dipendenti di FriulAdria, conservano autentiche memorie. Sono, infatti, passati nello storico ristorante pordenonese attori di grido come Macario, Ave Ninchi, Aldo Fabrizi, Alighiero Noschese, Gino Bramieri, Amedeo Nazzari e cantanti come Mina e Mino Reitano, che dopo i rispettivi spettacoli non resistevano alla tentazione dei piatti della tradizione pordenonese. 
CARNERAFra i tanti aneddoti legati al mitico ritrovo di viale Martelli le cronache segnalano la presenza nel 1963 del campione del mondo pordenonese dei Pesi Massimi, Primo Carnera. Quella volta il proprietario del Progresso si vide costretto a chiamare la Polizia per sgombrare il locale dalla folla assiepatasi per vedere da vicino il pugile che si era appena esibito sul palco del teatro in un match di lotta libera. I funerali di Giovanni Flaiban saranno celebrati domani, venerdì, nel duomo di San Marco.
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