Mancano medici: le cause, lo stipendio di un dottore e la sensazione di agiatezza di alcuni giovani

Venerdì 29 Aprile 2022 di M.A.
Il presidente udinese dell'Ordine dei medici Gian Luigi Tiberio
12

Le sue parole, sgorgate in una conversazione a tutto campo, hanno creato un polverone. Suonavano più o meno così: ai giovani medici spesso manca la passione, sono spaventati dai turni e dagli orari, dai troppi impegni.

Da quel momento, sono piovute reazioni anche da fuori regione. Sindacati, neolaureati, specializzandi, singole testimonianze. Tutti uniti per dire che no, i giovani dottori non sono “scansafatiche”, termine peraltro mai usato dal protagonista del dibattito, il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Udine, Gian Luigi Tiberio. 

Fra le cause della crisi del nostro mestiere e la sensazione di agiatezza che si rileva in alcuni giovani


Mancano medici: perché?

Ed è lui stesso, a distanza di circa una settimana, a spiegare cosa volessero dire le sue parole, dove stia secondo lui il problema alla base della carenza di medici. «Prima di tutto dirò una cosa - esordisce Tiberio facendo riferimento alla polemica che si è innescata -: sono profondamente orgoglioso della reazione che hanno avuto i giovani colleghi. E me l’aspettavo anche. Dico questo perché c’è una maggioranza di medici che fortunatamente ha questo atteggiamento, anche di rivalsa se vogliamo, ma giusto. La mia intenzione era quella di mettere in risalto un disagio, che è quello dei giovani». Poi però si torna a quelle frasi che hanno generato repliche e prese di posizione. «Alcuni colleghi - attacca oggi Tiberio - hanno strumentalizzato la mia posizione. Ma una cosa è vera e la ribadisco: una delle cause della crisi del nostro mestiere e la sensazione di agiatezza che si rileva in alcuni giovani». Alcuni, non tutti. Ecco la precisazione e la formula usata da Tiberio per aprire il secondo capitolo del problema, quello legato alle condizioni di lavoro. 


Quanto guadagna un medico?


«I dottori neolaureati - spiega - oggi si trovano di fronte un contesto che stravolge il mestiere per il quale erano stati formati e che sognavano. Stiamo parlando di medici che sono costretti a passare il 70 per cento del tempo a lottare contro la burocrazia, a passare documenti, invece di fare il dottore in senso stretto. A quel punto è quasi normale che alcuni decidano di prendere altre strade. I giovani che già sognano la pensione? Spesso lo fanno perché l’ambiente non è più quello di prima». Tiberio si spiega meglio e affonda la lama per aprire uno squarcio sul problema. «Parliamo ad esempio della remunerazione di uno specializzando. Per quanto riguarda branche della medicina come la dermatologia o la gastroenterologia, lo stipendio di uno specializzando ammonta a circa 1.800 euro, mentre se parliamo di un medico di base si arriva più o meno alla metà. Ci rendiamo conto? Chi va a fare il medico di medicina generale? A questo punto solamente chi ha davvero la vocazione per questo particolare mestiere. Cercano tutti la specializzazione, ecco perché nei prossimi anni saremo di fronte a un problema numerico enorme». 

la nostra società ha purtroppo portato la categoria verso un tipo di lavoro sempre più alienante, che non ci appartiene più


Il ricambio generazionale


«Io - prosegue ancora il presidente dell’Ordine dei medici della provincia di Udine, Gian Luigi Tiberio - ho con me in studio una giovane dottoressa che manifesta una grande voglia di imparare, che ama il lavoro. Ma la nostra società ha purtroppo portato la categoria verso un tipo di lavoro sempre più alienante, che non ci appartiene più. Lo vediamo tutti i giorni sotto i nostri occhi. Noi “vecchi” vorremmo fare qualcosa di più per aiutare i giovani: siamo di fronte a un ricambio generazionale che può rappresentare un cambiamento importante». Allo stesso tempo, però, proprio il ricambio generazionale potrebbe aprire un “buco” ancora più profondo nella sanità e nella categoria dei medici. 

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci