Addio Sergio Borsoi, il portiere che rese forte la Tiezzese. Domani i funerali dell'imprenditore edile storico allenatore e dirigente

Martedì 4 Ottobre 2022 di Mirella Piccin
Sergio Borsoi

AZZANO DECIMO (PORDENONE) - Si terranno domani alle 15 nella chiesa di Tiezzo, i funerali di Sergio Borsoi, 83 anni, a lungo dirigente, allenatore della Asd Tiezzo calcio, storico portiere in varie squadre calcistiche del territorio e imprenditore edile.

Borsoi era una vera e propria istituzione, da dirigente della Tiezzese aveva sempre seguito le squadre, senza far mancare il proprio appoggio. Se n'è andato in silenzio, come la sua malattia, il morbo di Alzheimer, che da tempo aveva divorato la sua mente. Lascia nel lutto la comunità sportiva di Tiezzo, cui ha dato una buona parte della sua vita, la moglie Pia, i figli, Luca e Ennio, Marinella e Vania, i nipoti, ma anche i numerosi amici e sportivi.


IL RICORDO
Racconta commosso il figlio Luca, che da alcuni anni porta avanti l'impresa edile del padre: «Era nato a Gaiarine (Treviso), e nella comunità di Tiezzo è arrivato alla fine degli anni 50. Aveva avviato una impresa edile, lavorando duramente come muratore, e seguiva anche un'impresa di manutenzioni alla Zanussi, Savio e altre aziende. Da ex calciatore, portiere, aveva giocato nelle squadre del Fiume Veneto, Zoppola, Sacilese e altre squadre». Poi uno stop forzato dopo un tragico incidente d'auto, mentre con la moglie e altri amici, purtroppo morti, stava andando a Pordenone: «Un incidente che lo ha segnato nell'animo». In seguito è stato per circa 20 anni presidente della Tiezzese calcio, portando la società a momenti di gloria. Ma era anche allenatore e preparatore dei portieri, direttore sportivo dei giovanissimi. «L'anello di congiunzione tra diverse epoche del Club tiezzese. Una vita dedicata alla famiglia, al lavoro e al calcio e ai tantissimi giovani, che lui amava e dai quali, si faceva rispettare».


GLI AMICI
Lo ricorda con affetto anche l'ex presidente del Milan Club Azzano, Vicenzino Panontin: «Siamo stati amici fin da giovanissimi. E' stato uno dei fondatori del Milan Club, insieme a tanti amici sportivi. Mi raccontava che da giovane era stato a Milano per un'esperienza lavorativa, è in questa realtà aveva imparato a farsi conoscere non solo nel suo lavoro, ma anche nel calcio. Sempre da portiere, infatti, era entrato in una squadra lombarda in serie D. Poi una volta trasferito a Tiezzo si è preso carico della società di calcio del paese, e molto bene. Credo che durante la sua presidenza il calcio Tiezzo, con l'indimenticabile Franco Stocca, abbia vissuto il migliore periodo della storia calcistica». Se lo ricorda con grande emozione un suo ex calciatore, allievo nella squadra della Tiezzese, Sergio Greguol: «Era un portiere tecnicamente compatto, che gli permetteva di essere concreto in tutte le situazioni di campo, serio e tranquillo, dotato di eccellenti qualità umane che ha messo al servizio del Tiezzo. Benvoluto da tutti i ragazzi, dai tecnici e dagli staff, tutti. Tutti ora piangono la sua scomparsa».

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