Boom del gioco d'azzardo, se ne vanno oltre 370 milioni in un anno

Lunedì 13 Maggio 2019 di Lara Zani
Boom del gioco d'azzardo, se ne vanno oltre 370 milioni in un anno
3
PORDENONE - Oltre 370 milioni di giocate e 285 di vincite in provincia di Pordenone nel 2017, mentre 49 milioni è la cifra finita nelle casse dell'erario. I dati sono quelli pubblicati nella mappa disegnata dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli e aggiornati al 2018. Dati che comprendono l'ampio ventaglio del gioco d'azzardo, dai concorsi sui pronostici sportivi all'ippica internazionale, dalle lotterie telematiche e al Bingo. In pratica, tutti i giochi fisici e con l'esclusione di quelli on line, per i quali non è possibile conoscere la ripartizione territoriale. Più precisamente, in provincia sono stati giocati 370 milioni 13mila 896,66 euro, con vincite per 285 milioni 137mila 964,18, mentre l'erario ha incassato 49 milioni 33mila 570,08 euro.
 
NEI COMUNILe cifre relative ai vari Comuni sono naturalmente legate alle dimensioni dei paesi, così come alla disponibilità di esercizi e locali pubblici nei quali è possibile giocare, a partire dalle grandi realtà. In testa, dunque, i Comuni più grandi come Cordenons (dove sono stati giocati oltre 15 milioni e vinti più di dieci), ma soprattutto Fiume Veneto, sul cui territorio sono stati giocati oltre 48 milioni di euro (38 dei quali nei dispositivi Vlt) e vinti quasi 41. Il dato maggiore è naturalmente quello relativo al capoluogo: in città, nel 2017, sono stati infatti giocati 58 milioni 789mila 100,91 euro e vinti 45 milioni 130mila 602,59. Per quanto riguarda la tipologia di gioco, a fare la parte del leone sono gli oltre 24 milioni di euro investiti nelle macchinette Awp, seguiti dai 15 delle Vlt e dagli otto delle lotterie istantanee. Ai piedi del podio, gli oltre quattro milioni spesi nel gioco del lotto e i tre delle scommesse sportive a quota fissa. La classifica è sostanzialmente simile nei vari Comuni del territorio, con le macchinette Awp e Vlt in testa un po' dappertutto: vincono infatti i dispositivi Vlt ovunque siano presenti, da Aviano (oltre sei milioni di euro di giocato) a Brugnera (sei milioni 796mila), da Casarsa della Delizia (sei milioni 870mila) a Roveredo in Piano (oltre otto milioni), con la sola eccezione di Sacile. Dove invece mancano i dispositivi Vlt, gli incassi finiscono nelle Awp: è il caso di San Giorgio della Richinvelda (tre milioni 454mila euro di giocato) o di San Martino al Tagliamento (690mila) o, ancora,, di San Quirino (un milione 113mila). Raccolgono invece cifre decisamente più esigue altri tipi di gioco d'azzardo. In città l'ultimo posto spetta a Big, le cui giocate si fermano a 817 euro. Appena sopra in classifica (ma ben distanziati dal punto di vista del giro d'affari) i concorsi e pronostici sportivi per poco più di 20mila euro e le lotterie tradizionali con 33mila. Risalendo ancora si trova poi il gratta e vinci Win for life, che incassa in tutto 80.592 per ridistribuirne in vincite meno di 29mila.
LUDOPATIA«Si tratta di numeri che, seppure il lieve flessione per quel che riguarda le giocate alle cosiddette macchinette, restano impressionanti e impongono di monitorare l'efficacia dei provvedimenti assunti dall'amministrazione comunale per contrastare la ludopatia, una patologia in crescita che colpisce molte famiglie - commenta il consigliere regionale e comunale Nicola Conficoni (Pd) -. Nella provincia di Pordenone, dove la raccolta supera i 370 milioni di euro, solo pochi Comuni hanno adottato le misure previste dalla Legge regionale del 2014 per prevenire e limitare la dipendenza dal gioco l'azzardo. Per chiedere alla Regione di stimolare gli enti locali inadempienti a fare la propria parte nelle scorse settimane ho presentato una interrogazione.
Lara Zani 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci