L'amica di Rosaria rivela: "Falso il profilo Fb del suo fidanzato Giosué"

Lunedì 19 Dicembre 2016
Giosué e Teresa con Trifone
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PORDENONE - È stata la giornata delle testimonianze delle amiche di Maria Rosaria Patrone, la fidanzata di Giosuè Ruotolo, unico imputato per l'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone, il 17 marzo 2015 nel parcheggio del palazzetto dello sport di Pordenone. L'udienza, la decima che si sta celebrando in Corte d'Assise a Udine, si è aperta con la testimonianza di Rosa Fragliasso. La giovane ha riferito in aula di aver conosciuto Maria Rosaria e Giosuè all'inizio degli studi universitari, tra il 2010 e il 2011, e di essere stata insieme a loro e a una terza amica nella casa di Giosuè nel maggio 2013, ospite proprio nella camera di Trifone che in quel periodo era assente.
Rosaria le avrebbe riferito di aver paura che Trifone potesse influenzare negativamente Giosuè e sarebbe stata sollevata quando stava per cambiare casa. Dall'esterno, ha raccontato ancora la giovane, quella di Giosuè e Rosaria «sembrava una coppia solida, ma una volta mi riferì che voleva lasciarlo perché lei era cambiata e il loro rapporto non era più lo stesso».

«Maria Rosaria ci spiegò che con i pc della caserma Giosuè aveva creato un profilo Facebook femminile, lo avevano pensato entrambi, da cui avevano mandato due o tre sms alla fidanzata per dirle che Trifone la tradiva». Lo ha riferito Anna Mena Rea, una delle amiche di Maria Rosaria Patrone, ascoltata oggi in aula come teste nel corso della decima udienza del processo per l'omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone.
Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 08:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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