Katia e Giada salgono sul podio a Tokyo: due ori paralimpici nell'arco di un'ora:

Giovedì 2 Settembre 2021 di Nazzareno Loreti
Giada Rossi
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PARALIMPIADI
La naoniana Giada Rossi con Michela Brunelli nel ping pong e spilimberghese Katia Aere nel ciclismo centrano il bronzo alle Paralimpiadi di Tokyo nello spazio di un'ora l'una dall'altra. 

TENNIS TAVOLO

Le ragazze, guidate in panchina dal direttore tecnico Alessandro Arcigli, sono tornate sul podio dopo 13 anni e anche allora era in campo Brunelli, a conferma di una carriera lunga e luminosa. Per Rossi è la seconda medaglia paralimpica, che si somma a quella dello stesso metallo ottenuta a Rio 2016 nel singolare di classe 1-2. Le azzurre hanno affrontato subito in doppio le due classi 3 Xue Juan, campionessa nel singolo, e Li Qian e le hanno sconfitte per 3-1 (2-11, 11-3, 11-7, 11-8). Nel primo singolare fra pari classe 3, Li Qian ha pareggiato le sorti, con il 3-0 su Brunelli (13-11, 11-3, 12-10). Il singolare decisivo ha opposto Rossi a Xue Juan, con la seconda, di classe superiore (3 contro 2) e già oro individuale, che ha prevalso per 3-0 (11-1, 11-8, 11-7). «Una medaglia pesante che serve a tutto il movimento pongistico italiano, a dimostrazione dell'ottimo lavoro svolto - sono le parole di Giada Rossi al termine - la corazzata cinese non perdeva un doppio da 14 anni e ha perso con le ultime campionesse mondiali».
Si è visto un  grande affiatamento della coppia azzurra, che già pensa a Parigi 2024 dove ci sarà solo la gara secca del doppio e il doppio misto. «Non vedo l'ora di abbracciare la famiglia, la medaglia conquistata la farò indossare alla mamma - prosegue - è il regalo per il suo compleanno; a nonna Franca che compie 80 anni domani donerò i pantaloni personalizzati che indossavo in gara oltre allo speciale guanto che si usa per legare la racchetta. Domani sera alle 23 atterreremo a Venezia - conclude - poi mi voglio lasciare alle spalle i mesi passati, godermi e condividere la festa del rientro».
A Pechino 2008 le azzurre avevano affrontato la finale contro le cinesi e si erano messe al collo l'argento.

A Londra 2012 e a Rio 2016 erano invece uscite, come oggi, nel penultimo turno; in entrambi i casi, però, era prevista anche la finale per il terzo posto, che questa volta è stata tolta dal programma, ed era stato disco rosso contro la Gran Bretagna e la Corea.


NEL CICLISMO

Katia Aere, al debutto paralimpico, ha centrato un bellissimo bronzo nella prova in linea H5 femminile di Paraciclismo.  Una festa per la spilimberghese, che ha lottato con grande caparbietà per raggiungere la statunitense Oksana Masters, che ha coperto i 66 chilometri previsti in 2 ore 23'39, infliggendo distacchi siderali alle avversarie. Al secondo posto la cinese Sun Bianbian, che ha chiuso a 3'11 dall'oro. Terza, come detto, l'azzurra Katia Aere, giunta al traguardo a 4'32 dalla vincitrice. Alle spalle di Katia si è piazzata la tedesca Andrea Eskau, che ha pagato all'arrivo quasi 24' . Ritirata l'altra azzurra Ana Maria Vitelaru. Speciale omaggio nel post-gara di Katia che ha dedicato il podio più basso ad Alex Zanardi, suo maestro e ispiratore che le ha fatto conoscere l'handbike. L'atleta 50enne non è riuscita a trattenere le lacrime. «Non riesco a crederci, dico solo grazie a tutti.  Allo staff che ci ha dato la possibilità di avere i mezzi, ai tecnici ai fisioterapisti. All'Italia che mi ha dato la spinta sulla bici». Una gioia immensa. «È come se avessi fatto una crono, non ho mai smesso di pedalare - prosegue - sapevo che dovevo mantenere il mio ritmo, perché ho una marcia diversa. Da Spilimbergo a Tokyo a 50 anni, ancora non ci credo. Ci ho sperato, ma non pensavo di farcela. È meraviglioso».
 

Ultimo aggiornamento: 12:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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