Teneva 22 gatti prigionieri, al buio in mezzo a escrementi: denunciata

Sabato 15 Agosto 2020 di Emanuele Minca
Alcuni dei 22 gatti tenuti prigionieri
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CASARSA Teneva 22 gatti dentro una stanza di pochi metri quadrati, con le finestre sempre chiuse, al buio, in mezzo a escrementi, resti di cibo e con l'aria ormai diventata irrespirabile. «Era davvero una condizione terribile per i gatti, uno dei quali era morto da tempo», hanno detto i primi agenti delle municipale giunti sul posto, in una abitazione di San Giovanni, che hanno salvato i felini, portandoli in una struttura protetta.

LA SEGNALAZIONE
L'intervento degli agenti del servizio associato di Polizia locale di Casarsa, Valvasone Arzene e San Martino è avvenuto a seguito di una segnalazione giunta al 112, numero unico in regione per le emergenze. Sicchè in via Plebiscito, si sono recati il vice comandante, vicecommissario Paolo Fort, unitamente alla pattuglia di agenti di Valvasone Arzene e Casarsa. La segnalazione indicava una situazione preoccupante: i residenti negli appartamenti vicini lamentavano il forte odore proveniente da uno spazio chiuso posto a confine con diverse abitazioni e un locale pubblico. Una volta arrivati, c'è bastato poco per capire da dove provenisse la puzza: da una stanza con le finestre chiuse dall'interno, completamente al riparo dal sole. 

LA SCOPERTA
Non appena aperta la porta gli agenti sono stati investiti dal fetore di escrementi. E una volta acceso il lampadario, si sono trovati davanti decine di gatti che li fissavano. L'odore era talmente pungente da rendere impossibile la permanenza nella stanza. Dunque sono stati allertati i vigili del fuoco che sono giunti in via Plebiscito, utilizzando le bombole d'ossigeno e le maschere. Allertati anche l'Azienda sanitaria, il servizio veterinario e l'ambulanza veterinaria. Per prima cosa sono stati presi in custodia tutti gli animali presenti: in totale c'erano 22 gatti, di cui uno morto da tempo. E un piccione, che nonostante la presenza di tanti felini, è sopravvissuto in quella stanza di circa 20 metri quadri. La quantità di escrementi e resti di cibo fanno presupporre che la presenza dei gatti in quello spazio andasse avanti da mesi.

LA RESPONSABILE
Già durante il primo sopralluogo si è definita la dinamica dei fatti e trovata la persona responsabile: si tratta di S.M. residente in comune di Casarsa con i genitori, che ha ammesso la situazione, spiegando alle autorità che quello che faceva era a tutela dei gatti, per evitare loro di essere uccisi con il veleno o altre sostanze. La donna è stata deferita all'autorità giudiziaria per maltrattamenti e detenzione non consona di animali.
I 21 gatti e il piccione, nonostante la detenzione forzata, in questi mesi sono stati comunque alimentati. Stanno bene e sono stati affidati a una struttura protetta dove qualcuno si sta prendendo cura di loro. 
 
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