SEQUALS - Quella mattina di novembre era cominciata con l'amaro
in bocca al
Bar Sorriso di via Dante, a Lestans.
La finestra del bagno era stata forzata, un
videopoker e la macchinetta cambiamonete erano
stati portati via e, una volta conteggiati i danni, il totale era
salito a 5.700 euro. I carabinieri del Nucleo operativo della
Compagnia di Spilimbergo si erano dati da fare con i rilievi
tecnici. Cercavano tracce, soprattutto impronte che, una volta
confrontate con quelle presenti nelle banche dati, avrebbero
contribuito all'identificazione degli autori del colpo. Avevano
repertato diversi elementi che ritenevano utili. In un sacchetto
era finita anche una piccola torcia. «Di chi è
questa?», avevano chiesto gli investigatori guardandosi
attorno. «Non è nostra», avevano risposto i
titolari del locale. Era il 24 novembre 2015. A distanza di oltre
tre anni, quella torcia ha fornito un nome: Dario L., classe 1981,
residente a
Udine e appartenente a una famiglia di
origine nomade.
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