Sette furti in due notti, il terzetto dei malviventi patteggia oltre dieci anni

Terminato ieri il processo contro tre giovani romeni autori di alcuni furti tra Brugnera e Pravisdomini

Giovedì 2 Marzo 2023
Sette furti in due notti, il terzetto dei malviventi patteggia oltre dieci anni

BRUGNERA - Avevano commesso sette furti in due notti, nell'aprile dello scorso anno, ai danni di alcune aziende di Brugnera e Pravisdomini, forzando porte e finestre, rubando tutto quello che potevano portare via e causando danni importanti.

Erano stati identificati grazie alle indagini dei carabinieri dell'aliquota operativa del Norm di Sacile e quindi beccati e arrestati, con un mandato europeo, a Graz in Austria e da lì portati in carcere, dove si trovano ancora. Ieri mattina il trio composto da giovani romeni ha patteggiato davanti al giudice monocratico Alberto Rossi (vpo Patrizia Cau) pene che in totale ammontano a più di dieci anni. Magdici Bojinca, 24 anni, ha patteggiato 4 anni di reclusione, mentre in fratelli Ivan Petru Chindris di 22 e Marius Grigore Chindris di 25 hanno patteggiato 3 anni e dieci mesi il primo, 3 anni e sette mesi il secondo. I tre ladri avevano messo a segno cinque furti tra il 18 e 19 aprile 2022, con danni per oltre centomila euro; altri due qualche giorno prima, nella notte tra il 14 e 15 aprile. Ma la banda che prendeva di mira le aziende del pordenonese era tenuta sotto controllo dai carabinieri del Norm di Sacile che avevano subito alzato la guardia e avviato le indagini. Attraverso l'analisi dei tabulati telefonici, delle telecamere con il lettore targhe e delle immagini degli impianti di videosorveglianza delle aziende, i carabinieri erano arrivati in Austria, precisamente a Graz. I tre giovani ladri erano stati sottoposti a misura cautelare in carcere per l'ipotesi di ricettazione e quindi, grazie a un mandato di cattura europeo, pochi giorni dopo erano stati arrestati con la collaborazione del Centro di cooperazione internazionale di Thörl Maglern e della Polizia di Frontiera di Tarvisio.


I FURTI
I carabinieri avevano attribuito al terzetto romeno, tra gli altri, il raid fatto in via Europa a Brugnera forzando porte e finestre. Alla Loetrà avevano saccheggiato i distributori di bevande e rubato due mobili da bagno, un computer, una tv da 65 pollici, due avvitatori, altra attrezzatura e un furgone Ford Transit. In tutto un danno da oltre 30mila euro. Alla Ferradero avevano portatori via saldatrici, bombole gpl, computer, macchine da caffè e un furgone Iveco Daily (60mila euro di danni). Dal magazzino della Tecnodesign erano spariti avvitatori, flessibili, una macchinetta da caffè Rotary e altro materiale. All'officina meccanica "Pavan Angelo" erano riusciti a rubare attrezzature, ma non un furgone Iveco ancora da immatricolare. Mentre alla TP legno e soluzioni il colpo era fallito.


LE INDAGINI
Il Nucleo Operativo di Sacile, coordinato dal luogotenente Bernardo Muratori, aveva scoperto che la banda si era mossa con una Bmw X5 con targa romena ed erano arrivati fino a Graz. Parte della merce era stata subito recuperata, anche quella sottratta a una ditta di Pravisdomini, la Vidue Spa, dove avevano rubato materiale e un Fiat Ducato. Alla Modelleria C.M.F. non avevano portato via nulla, ma avevano danneggiato il portone scorrevole. Anche il furgone della Vidue è stato recuperato.

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