BRUGNERA (PORDENONE) - Ottanta percento: è questa la cifra indicata dal sindaco di Brugnera Renzo Dolfi per quanto riguarda la diminuzione dei furti sul territorio nel corso degli ultimi cinque anni.
I numeri
Al momento, Brugnera può contare su un totale di 66 “occhi” digitali: 51 telecamere e 14 dispositivi per il rilevamento delle targhe delle autovetture, posizionati strategicamente nei punti di accesso stradale alla città. Nel corso degli ultimi mesi è stata potenziata la rete di videocamere che monitorano due edifici scolastici: la scuola dell’infanzia di Tamai, che è stata oggetto di un’operazione da 47mila euro, e l’istituto professionale Carniello, luogo particolarmente sensibile (tanto che qualche malintenzionato, tempo fa, l’ha messo nel proprio mirino, pur senza successo) per via delle attrezzature di grandissimo valore presenti nei vari laboratori professionali. Ora, dopo aver messo al sicuro le scuole, il prossimo step nel progetto dell’amministrazione municipale di costruire una Brugnera più sicura passerà per gli impianti sportivi comunali: toccherà ad essi venire dotati di una rete di sorveglianza. È possibile inoltre che il prossimo anno, sulla falsariga di quanto avvenuto a Roveredo e a Porcia, vengano messi a disposizione della cittadinanza dei contributi economici per abbattere i costi relativi all’installazione di impianti di sicurezza da parte dei privati cittadini all’interno delle proprie abitazioni. Il primo cittadino Dolfi ha anche chiarito alla minoranza, che aveva presentato un’interpellanza per discutere della questione, che le videocamere sono oggetto di monitoraggi e manutenzioni periodiche per verificare il corretto funzionamento degli impianti.