Raid di furti nelle ville e in fabbrica, scassinate le casseforti

Giovedì 2 Dicembre 2021 di Cristina Antonutti
Raid di furti in villa nella pedemontana pordenonese

CANEVA - Torna in azione a Caneva la banda che prende di mira le abitazioni appena si fa buio. Dopo il raid di sabato scorso, i ladri sono tornati nella Pedemontana. E hanno colpito duramente: tre furti in villa con danni per circa 40mila euro, cinque incursioni nella zona industriale di Budoia, a caccia di casseforti da sventrare, con danni limitati alle strutture. I carabinieri della Compagnia di Sacile, guidata dal capitano Danilo Passi, sono al lavoro. Le indagini sono affidate al Nucleo operativo e alle stazioni di Caneva e Polcenigo, a cui si aggiunge quella di Fontanafredda, che si sta occupando del furto da 40mila euro perpetrato la scorsa settimana in un’azienda di via delle Industrie.

NELLE VILLE
Se sabato scorso la banda si è limitata a forzare finestre e rovistare ovunque, stavolta ha dimostrato di essere attrezzata anche per aprire i forzieri, perché al seguito aveva un flessibile. Lo ha utilizzato in via Oberdan a Caneva, in una villetta abitata da due manager. Hanno approfittato del fatto che la coppia era ancora al lavoro. Una volta scavalcata la recinzione, hanno scassinato una finestra e hanno cominciato a rovistare, finché non hanno trovato una cassaforte a muro. Con la flex sono riusciti ad aprirla: all’interno erano stati riposti una modesta somma in contanti e monili in oro, ricordi di famiglia, oggetti preziosi appartenuti alla mamma e alla nonna della vittima, il cui valore è ancora in corso di quantificazione, ma che potrebbe aggirarsi sui 30mila euro. Anche in via Udine è stata aperta una cassaforte. Dopo aver buttato all’aria cassetti e armadi, i ladri hanno trovato il nascondiglio in cui era stata nascosta la chiave. All’interno del forziere c’erano monili in oro per circa 10mila euro. In questo caso la banda ha fatto scattare l’allarme, purtroppo nessuno ha avvertito in tempo utile i carabinieri. Infine, in via Vallegher, gli intrusi hanno messo a soqquadro l’abitazione senza rubare nulla.
NELLE AZIENDE
La scorribanda nella zona industriale di Budoia è stata portata a termine nelle ore notturne. Purtroppo nessuna delle cinque attività colpite era dotata di allarme e i ladri hanno potuto agire liberamente provocando danni ingenti. L’obiettivo erano sicuramente le casseforti. In via Cial d’Avian il raid ha toccato tre aziende. Alla Go Service, dopo aver forzato la finestra degli uffici, i ladri hanno cercato inutilmente il forziere. Nello stesso capannone sono entrati nel magazzino/officina della Tds Trasporti Srl rubando attrezzature meccaniche. È alla Cima Truciolari Srl che la banda, composta da almeno tre persone, si è concentrata. Ad avvertire Gianluca Cima, alle 7 di mattina, sono stati i suoi operai. Sono stati i primi testimoni della devastazione: porte sfondate, muro sventrato e cassaforte sradicata con un muletto. «Sono entrati tagliando l’inferriata a una finestra - racconta l’imprenditore - Hanno sfondato tutte le porte degli uffici chiuse a chiave e rovistato dappertutto. Una volta individuata la cassaforte a muro, addossata a una parete attigua al magazzino, hanno sventrato il muro con le forche del muletto e poi l’hanno sdradicata». Con l’aiuto di una flex e di attrezzi trovati in una vicina azienda sono riusciti ad aprirla. «Dentro c’erano solo documenti aziendali - spiega Cima - ormai i pagamenti si fanno online, non si tengono contanti in azienda».
LE TESTIMONIANZE
Filo dell’illuminazione tranciato, porta rotta e tanto disordine alla Variant Divani di via Pordenone. «È andata bene - spiega Giorgio Toffoli - Noi non teniamo soldi in azienda, i danni sono limitati all’effrazione».

Nella vicina azienda agricola Andreazza, invece, la banda ha distrutto i distributori automatici del latte e dei formaggi. «Mi sono accorto alle 5 del mattino - racconta Massimo Andreazza mentre attende di formalizzare la denuncia di furto ai carabinieri di Polcenigo - A quell’ora mi preparo per la mungitura e in ufficio ho trovato un disastro. Hanno portato via i soldi che erano nei distributori automatici e alcuni formaggi». Forse grazie al suo impianto di videosorveglianza - che ha inquadrato tre persone - i carabinieri potranno acquisire elementi importanti per individuare la banda.

Ultimo aggiornamento: 17:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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