Vecchi furti e una ferita, incastrato dal Dna dopo 7 anni grazie a una birra

Mercoledì 18 Settembre 2019
Vecchi furti e una ferita, incastrato dal Dna dopo 7 anni grazie a una birra
POLCENIGO - A quei due furti, così lontani nel tempo, non ci pensava più. Al massimo si sarà fatto qualche risata raccontando agli amici delle rocambolesche fughe: a distanza di 7 anni i carabinieri l'hanno denunciato per i colpi supermercato Mora e alla pizzeria da Genio, al Gorgazzo. Così G.S., 59 anni, sardo residente a Sacile è stato individuato grazie al Dna estrapolato nei laboratori del Ris di Parma per una leggerezza del ladro. 
 
Il ladro che il 15 luglio 2012 è andato a rubare in località Gorgazzo, dove si trova la pizzeria Da Genio, si è ferito spaccando il vetro di una finestra. È entrato nel locale, ha svuotato il registratore di cassa, si è messo in tasca 540 euro ed è scappato. Durante il sopralluogo i carabinieri di Polcenigo si sono concentrati sulla finestra rotta. C'erano alcune tracce di sangue, che sono state repertate e inviate al Ris di Parma. Il Dna estrapolato è rimasto accantonato per sette anni, finchè non è stato possibile confrontarlo con quello del 59enne di Sacile.
NEGOZIO MORA
In via Maggiore, dove c'era il supermercato Mora, G.S. non ha rotto alcuna finestra, ma aveva sete e si è bevuto una birra lasciando le tracce del suo Dna sulla lattina. Era il 30 ottobre 2015. Durante la notte era stato sorpreso dai proprietari del negozio mentre rubava generi alimentari e denaro in contante per un valore complessivo di circa 300 euro. È scappato in fretta, ma scavalcando una recinzione si è rotto una gamba e ha abbandonato la refurtiva. Era stato anche rintracciato dai carabinieri, ma non era stato possibile in quella circostanza attribuirgli il furto. Era stato comunque segnalato alla Procura della Repubblica. Anche in questo caso i carabinieri avevano sequestrato la lattina trovata aperta. L'hanno inviata al Ris di Parma dopo aver prelevato il Dna del 59enne, risultato compatibile con le tracce lasciate sulla lattina di birra. Contemporaneamente la banca dati ha fornito un ulteriore risultato: il Dna era compatibile anche con quello estrapolato dalle tracce di sangue trovate alla pizzeria Da Genio. In un colpo solo, grazie ai rilievi tecnici, i carabinieri della Compagnia di Sacile hanno risolto due casi che ormai sembravano essere destinati all'archiviazione.
C.A.
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Ultimo aggiornamento: 15:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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