PADOVA - «Sono tranquillo, tanto in Italia non si
finisce mai in carcere». Lo diceva al telefono
Gianni Mingardo a un suo complice che
si lamentava di una visita della guardia di finanza
Slovena in una sua azienda cartiera .
Nell'ordinanza di custodia cautelare sono contenuti diversi episodi poi contestati al gruppo. Ore e ore di intercettazioni per ricostruire la rete del sodalizio. Che qualcosa stesse andando storto, però, l'avevano intuito anche loro stessi, come prova per esempio una conversazione di Raffaele Costa, amministratore delegato della Mg group, con Mingardo del 13 luglio scorso. Costa, infatti, contatta la guardia di finanza di Padova e invita tutta la squadra del nucleo di polizia economica a cena alla sagra del pesce di Chioggia allo scopo di capire se vi fosse qualche indagine a suo carico.
Ultimo aggiornamento: 11:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nell'ordinanza di custodia cautelare sono contenuti diversi episodi poi contestati al gruppo. Ore e ore di intercettazioni per ricostruire la rete del sodalizio. Che qualcosa stesse andando storto, però, l'avevano intuito anche loro stessi, come prova per esempio una conversazione di Raffaele Costa, amministratore delegato della Mg group, con Mingardo del 13 luglio scorso. Costa, infatti, contatta la guardia di finanza di Padova e invita tutta la squadra del nucleo di polizia economica a cena alla sagra del pesce di Chioggia allo scopo di capire se vi fosse qualche indagine a suo carico.