Sempre meno nati, sempre più morti: il Friuli rischierà di crollare sotto 1 milione di abitanti, ecco tutti i dati

Giovedì 19 Maggio 2022 di M.A.
Un reparto di maternità

Il dato che fa spavento è quello proposto - in prospettiva futura - dal demografo friulano Alberto Fornasin. Nella nostra regione (è questa la proiezione elaborata dal professore) entro vent’anni non avremo più di un milione di abitanti.

Significherà perdere circa 200mila residenti rispetto alla quota di popolazione attualmente presente in Friuli Venezia Giulia. Ed è solamente una previsione, perché se la progressione demografica continuerà come quella che si è vista negli ultimi anni, le cose andranno anche peggio. E sotto quel simbolico milione, si potrà anche scendere. Cosa significa, tutto questo, in soldoni? Che il Friuli Venezia Giulia continua a perdere abitanti. La popolazione invecchia, ci sono meno nascite e i decessi non vengono più compensati (prima avveniva con gli interessi) dai bimbi venuti alla luce. Nemmeno l’immigrazione basta a riequilibrare la situazione. 


I NUMERI


In realtà una quota è già stata superata. Dalla fine febbraio, momento che corrisponde all’ultima rilevazione disponibile, il Friuli Venezia Giulia ha già abbandonato quota 1,2 milioni di persone. Per la precisione, siamo scesi a quota 1.196.257 residenti. La rilevazione precedente, datata 2021, parlava di un milione e 1.201.510 persone. Significa che in un solo anno - l’ultimo - la regione ha perso altri 5mila residenti circa. Il Covid ha dato ancora il suo contributo, ma a pesare è soprattutto la netta contrazione delle nuove nascite. 


ANDAMENTO


L’eccesso di decessi, che risente come detto anche dell’effetto generato dalle ondate della pandemia, ha comportato in Friuli Venezia Giulia l’incremento del tasso di mortalità da 11,8 per mille del 2019 a 13,6 per mille del 2020, con il picco di 15,9 per mille della provincia di Trieste. In regione tra il 2019 e il 2020 il tasso di natalità è rimasto invariato al 6,2 per mille, con un calo nella provincia di Pordenone (da 7,1 a 6,7 per mille) e valori stabili nelle altre province. È la provincia di Pordenone, quindi, a trainare verso il basso la tendenza del Friuli Venezia Giulia. Ma sono solo i numeri riferiti all’ultimo anno. È allargando il raggio dell’analisi che si arriva a un punto maggiormente esplicativo. Si parta ad esempio proprio dalle nascite. Il trend è in costante movimento verso il basso ormai già dal 2008. Allora ogni dodici mesi nascevano più di 10.500 bambini in tutto il Friuli Venezia Giulia. Nel 2014 erano già calati a quota 9.100 in un anno mentre oggi si parla di un record negativo di 7.434 nati in regione secondo l’ultima rilevazione disponibile in ambito statistico. Oltre tremila nuove nascite in meno in un anno. Ecco il dato che fa la differenza tra oggi e dodici anni fa. 


ANZIANI


L’età media del Friuli Venezia Giulia è aumentata di due anni rispetto a quella registrata dagli istituti statistici un decennio fa. Ora è a quota 48 anni. Una popolazione sempre più tendente all’anziano che fa lievitare i bisogni dell’assistenza ma che incide anche sulla bilancia tra decessi e nascite. Nei primi 20 anni del nuovo secolo, ad esempio, la mortalità si attestava a circa 14mila persone circa nel corso di un anno solare. Da quando è scoppiata la pandemia, invece, le cose sono cambiate. Negli ultimi due anni i decessi hanno toccato quota 16mila. Duemila in più rispetto al passato, contro tremila nascite in meno. 
In conclusione il dato relativo alle migrazioni, che in altri territori vanno a compensare gli squilibri dovuti all’aumento dei decessi e alla concomitante picchiata delle nascite. In Friuli Venezia Giulia i nuovi arrivi non bastano. Sono infatti circa 2.500 in un anno, al netto di chi invece lascia la nostra regione e migra altrove. 

Ultimo aggiornamento: 07:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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