Il Friuli Venezia Giulia rischia il disastro come la Romagna: un report spiega dove si è più in pericolo

Lunedì 22 Maggio 2023 di Marco Agrusti
Il Meduna in piena

È possibile che anche in Friuli Venezia Giulia ci si possa trovare in una situazione simile a quella drammatica che si sta vivendo negli ultimi giorni in Emilia Romagna? Se sì, quanti rischi ci sono e dove si trovano le zone più esposte? E ancora, cosa dicono i dati ufficiali relativi alla nostra regione? Si nota un aumento dei fenomeni più estremi - soprattutto riferendosi alle piogge - dall’inizio del nuovo secolo oppure la terra si comporta come 50 anni fa? Tutte risposte che si possono trovare in un dettagliatissimo rapporto statistico dell’Arpa del Friuli Venezia Giulia. È come una banca dati parlante, dal momento che sono raccolti numeri e rilevazioni a partire dal 1960 fino ai giorni nostri.

La prima risposta è un “sì”, che però odora di brutta notizia. Anche in Friuli Venezia Giulia - in un passato recente o meno - sono andati in scena fenomeni come quello dell’Emilia Romagna. 


I DATI


Per ottenere una statistica significativa sulle potenzialità pluviometriche della nostra regione bisogna prendere come esempio una stazione di rilevamento particolarmente significativa, cioè quella denominata “Diga del Cellina”. Sostanzialmente siamo a Barcis, una delle aree più piovose del Friuli Occidentale. Il dato chiave è quello delle piogge massime orarie, cioè la quantità d’acqua massima in un’ora. Quella che può fare danni seri. Si scopre così che anche in Friuli Venezia Giulia si possono toccare i livelli che hanno causato il disastro in Emilia Romagna. Un esempio? A Barcis il 18 luglio del 2010 sono caduti in soli sessanta minuti circa 66 millimetri d’acqua. La media oraria della stessa località parla di 39 millimetri. Nello stesso anno, ma due giorni prima di Natale, in 24 ore sono caduti al suolo 406 millimetri di pioggia. È andata anche peggio, sempre a Barcis, il 4 dicembre del 2020, quando in piena epoca Covid di millimetri d’acqua in 24 ore ne caddero 450. Per trovare un dato simile bisogna tornare al 1980, con 455 millimetri di pioggia in una sola giornata, contro una media di 231 millimetri, quindi praticamente la metà. 


Un’altra stazione particolarmente significativa è quella di Musi. Siamo in questo caso in una frazione di Lusevera, quindi in provincia di Udine. Qui si toccano i livelli record se si parla di pioggia oraria. Nel 1991, precisamente il 26 settembre, nella località udinese caddero al suolo 113 millimetri d’acqua. Un dato simile a quello del 1987, quando ci furono solo 13 millimetri in meno sempre in sessanta minuti. Nel 2016, precisamente il 13 giugno, un nuovo picco con 94 millimetri in una sola ora di rilevazione. 


LA STORIA


Il Friuli Venezia Giulia è reduce da diversi mesi di siccità. Alcuni studiosi hanno addirittura paragonato il futuro del nostro territorio a quello di una regione del Nord Africa, o comunque al profondo Mediterraneo. In realtà il Friuli Venezia Giulia è sempre stata terra di pioggia, con fenomeni estremi. Vero è, però, che la frequenza delle piogge record in un solo giorno sembra essere aumentata nel corso degli ultimi vent’anni. La risposta sulle ragioni di questa impennata non è contenuta o non si annida tra i dati del rapporto di Arpa. Immediato sarebbe il collegamento stretto con i cambiamenti climatici in atto oppure con il surriscaldamento globale. Ma una correlazione uno-a-uno non è al momento documentata. 


Meglio allora limitarsi all’analisi dei numeri. Tornando a Barcis, nel 50 per cento dei casi si è andati oltre i 227 millimetri di pioggia in un solo giorno di rilevazioni. Questo però partendo dal 1960, perché negli ultimi vent’anni le cose sembrano essere cambiate. In peggio. Sì, perché proprio nel primo ventennio del nuovo secolo quel limite è già stato superato 13 volte, quindi con dati abbondantemente al di sopra della media del 50 per cento. Lo stesso discorso vale per le “bombe d’acqua”, sopra la media sempre negli ultimi 20 anni. 

Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 08:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci