Da 11 anni aspetta il loculo per seppellire la mamma.

Sabato 6 Aprile 2019 di Riccardo Saccon
Da 11 anni aspetta il loculo per seppellire la mamma.
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FONTANAFREDDA - Da 11 anni è in attesa di un loculo per poter seppellire in modo definitivo la madre, deceduta nel dicembre del 2007. Una situazione vergognosa, la definisce Carlo Rossetti, che ieri ha inviato anche una lettera al Comune di Fontanafredda, riepilogando il lungo calvario. «Nel 2007, il 15 dicembre, è mancata mia madre e, non avendo una tomba di famiglia, mi sono recato all'ufficio comunale preposto per chiedere la disponibilità di spazi per la sepoltura. Mi è subito stato assegnato un loculo che poi ho saputo essere l'ultimo disponibile nel cimitero di Fontanafredda, dove la salma è stata tumulata. Assieme mia madre voleva anche l'urna con i resti di mio padre, deceduto nel 1975». Dopo due giorni però arriva la prima cattiva notizia. «Sì, dopo due giorni l'addetto dell'ufficio comunale mi chiama invitandomi a rimuovere immediatamente la salma dal loculo dove mia madre era stata sepolta perché, per un loro errore, il loculo in questione era già stato assegnato in precedenza  ad altra persona. Facile immaginare il mio stato d'animo in quel momento, dovendo gestire nell'immediato un problema di questa natura. Per fortuna un amico mi diede la disponibilità ad ospitare in modo temporaneo la salma di mia madre in una tomba libera di sua proprietà, in attesa dell'imminente costruzione di nuovi loculi nel cimitero, così come mi era stato promesso dall'amministrazione comunale». «Questa nuova sistemazione - continua Rossetti - seppur temporanea, non era però destinata a durare nemmeno il tempo necessario per la costruzione dei nuovi loculi, dal momento che mi era stato chiesto di liberarla». Purtroppo, la famiglia dell'amico è stata colpita da un lutto improvviso e quindi era necessario liberare la tomba. «Così mi sono rivolto ad un altro amico che mi ha concesso lo spazio per la salma di mia madre».

Nel frattempo gli anni passano e, come sottolinea Rossetti, ben undici. Le amministrazioni comunali si succedono, ma il problema rimane sempre lì, irrisolto. «Ho parlato con tutti i sindaci e gli amministratori che si sono succeduti, dal sindaco Giovanni Baviera, a Claudio Peruch ed ora con i nuovi amministratori, il sindaco Michele Pegolo e il vice Alessandro Feltrin. Non vi dico quante promesse mi sono state fatte nelle sedi istituzionali in questi anni, tutte parole vane che ad oggi non hanno sortito ancora nulla. Penso che poter dare una degna sepoltura ai propri cari sia uno dei diritti fondamentali che qualsiasi popolo civile dovrebbe avere. Mi auguro che questa mia vicenda, per certi versi paradossale, possa sensibilizzare chi è preposto a decidere su queste problematiche, affinché la salma di mia madre e di qualunque altra persona, possa trovare una dimora definitiva, senza dover più vagare per il cimitero». Una storia paradossale che riflette sicuramente il grave problema della mancanza di spazi nei cimiteri di Fontanafredda e Vigonovo.
Riccardo Saccon
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Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 08:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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