Finti vaccini ai bambini: l'operatrice sanitaria Petrillo condannata a risarcire oltre 550.000

Pronuncia della Corte dei Conti, in corso il processo penale

Martedì 2 Novembre 2021
Emanuela Petrillo
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UDINE - Emanuela Petrillo, 38 anni, ex infermiera dell'Ulss è stata condannata a risarcire 550mila euro di danni (più 33mila euro di spese legali) all'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale di Udine (Asufc) dalla Sezione del Friuli Venezia Giulia della Corte dei Conti mentre è ancora in corso il processo presso il Tribunale di Udine.

La donna, trevigiana di Spresiano, avrebbe finto di vaccinare circa 8 mila pazienti, per lo più bambini, tra il 2009 e il 2016 quando lavorava per le Asl del capoluogo friulano, Codroipo e Treviso.

 Secondo la Procura, per effetto della condotta attribuita all'ex assistente sanitaria «la quale avrebbe solo apparentemente inoculato ai piccoli pazienti i vaccini agli stessi destinati, escludendo così di fatto e nell'inconsapevolezza generale, la risposta immunitaria attesa», sulla sanità regionale sono gravati i costi di «una complessa attività rimediale, sostanzialmente finalizzata, all'esecuzione di nuove somministrazioni vaccinali nei confronti della popolazione infantile ritenuta interessata dal disservizio». Un danno erariale stimato dalla Procura complessivamente per oltre 660 mila euro. Nella sentenza della Corte dei Conti si legge che la donna «ben sapeva quel che faceva» e «ha agito con dolo». A settembre 2019 è iniziato nel tribunale di Udine un processo a suo carico: è accusata di peculato, omissione d'atti d'ufficio e falsità in certificati.

Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 10:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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