Fedriga annuncia un accordo con Veneto ed Emilia Romagna per salvare il turismo

Martedì 2 Giugno 2020 di Marco Agrusti
La penisola di Lignano (Ud) dall'alto
TRIESTE - Massimiliano Fedriga ci sta lavorando da più di una settimana. Al suo fianco, uno “strano” duetto, formato dall’alleato storico Luca Zaia (presidente del Veneto) e da una terza figura politicamente lontana anni luce dal tandem leghista, ma parte della “triplice intesa” sulle riaperture ormai da settimane: il presidente dell’Emilia Romagna, il “dem” Stefano Bonaccini. L’obiettivo è quello di creare, almeno a livello promozionale e organizzativo, una maxi-area turistica che fa riferimento all’Alto Adriatico, per un’operazione di rilancio condivisa nell’estate più nera per i viaggi e le vacanze. «Entro questa settimana - ha annunciato Fedriga - saranno chiari anche tutti i dettagli dell’operazione».
LA STRATEGIA
Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna condividono un grande alleato: l’Adriatico. Centinaia di chilometri di costa con un denominatore comune: spiagge sabbiose (eccezion fatta per quelle dell’area triestina) e spazi ampi. L’idea di unire le forze è venuta dalla conta dei tratti comuni, poi è subentrata - naturale - la voglia di mettere da parte le differenze. «Partendo da questo assunto - ha spiegato Fedriga - abbiamo deciso di far partire quest’estate una collaborazione turistica a tutto tondo tra le tre regioni e di lanciare a breve una campagna promozionale congiunta che si tradurrà anche in una serie di eventi e di iniziative comuni». L’annuncio di Fedriga è stato confermato e ripreso anche dal presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. Ma in cosa consisterà la collaborazione della macro-regione annunciata da Fedriga? Prima devono essere chiari gli obiettivi. L’emergenza Coronavirus, i mesi di lockdown e i tanti dubbi relativi all’effettiva convenienza di viaggiare verso l’estero in presenza di così tante restrizioni, hanno convinto i tre presidenti a rilanciare il turismo “in home”, cioè domestico, e di provare a generare un circolo virtuoso. In breve, la maxi-area turistica comune quest’estate dovrà battere la concorrenza per sopravvivere allo choc dell’anno più duro. E il Friuli Venezia Giulia da solo non potrebbe forse entrare in partita. Bisogna fare sistema, ecco perché è arrivata la stretta di mano tra Fedriga, Zaia e Bonaccini.
LE AZIONI
Il primo passo della nuova alleanza turistica annunciata dal presidente del Friuli Venezia Giulia sarà mosso sul piano della promozione. Nessuno andrà più in ordine sparso, a partire dalle campagne pubblicitarie, che a sentire il presidente dell’Emilia Romagna, «finiranno su tutte le televisioni nazionali e internazionali». Un “bombardamento” a base di Rimini, Riccione, Jesolo, Bibione, Lignano, Grado, Sistiana e Trieste, perché vista la stagione innanzitutto ci si concentrerà sul turismo balneare. Non sarà “venite in Friuli Venezia Giulia”, ma “visitate in un solo colpo tutte e tre le regioni”. «E per raggiungere questo obiettivo - ha spiegato meglio Fedriga - non si tratterà solamente di un’operazione di marketing. La collaborazione partorità anche tutta una serie di iniziative e di eventi che immaginiamo come itineranti, cioè presenti in tutte e tre le regioni che faranno parte del patto». La posta in gioco è alta, perché il lockdown, anche se alle spalle, rischia di mandare gambe all’aria la stagione del turismo. La risposta però è pronta: una “santa alleanza” tra le regioni dell’Alto Adriatico per guadagnare sino all’ultimo turista sulla costa. E sopravvivere, in attesa di tempimigliori.
Ultimo aggiornamento: 11:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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