Fedriga in diretta oggi: l'Rt si conferma in discesa, in Fvg si testano i tamponi molecolari salivari. «Ipotizzo la zona gialla ma non sarà liberi tutti»

Lunedì 30 Novembre 2020 di Marco Agrusti
Fedriga in diretta oggi: il punto sul Covid in Friuli Venezia Giulia
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Massimiliano Fedriga torna a parlare in diretta ai cittadini del Friuli Venezia Giulia. Il presidente della Regione fa il punto sulla situazione Covid, sul procedere della pandemia e sulle misure adottate per contrastare la diffusione del virus. 

Fedriga in diretta oggi

I DATI

L'avvio della conferenza stampa è affidato al vicepresidente Riccardo Riccardi. "In Terapia intensiva - spiega - si registra una crescita diversa e più lineare rispetto alla prima ondata. La situazione è più pesante in Area medica e impone diverse misure. Abbiamo superato le due soglie nazionali riguardanti i ricoveri. Rispetto alla prima ondata abbiamo un fenomeno completamente diverso: gli accessi in ospedale sono quasi raddoppiati. Nel mese di novembre sono transitate negli ospedali 1.600 persone. Gli ingressi in Terapia intensiva (non considerando le dimissioni) sono stati 170 solo a novembre". 

Continua l'impennata dei casi in isolamento domiciliare, sono circa 2.300 a settimana. 

L'Rt resta in calo, al punto più basso (il 25 novembre) si situa a 1,04. Il valore mediano è a 1,09.

Il tracciamento migliora, la capacità di inseguire il virus arriva al 91,7 per cento. 

Aumentano i focolai, quelli nuovi sono 733, e i casi di infezione confermata ma non associati a elementi storici noti.

Si alza la percentuale dei focolai familiari. 

L'indice di contagio è a 669,5 su 100mila abitanti, sotto la media del Paese. 

"La distribuzione del virus - prosegue Riccardi - è arrivata in aree scarsamente colpite nella prima ondata". 

Il tracciamento a tappeto nei comuni più colpiti ha "prodotto" l'1,2 per cento di contagi. 

LE PAROLE DEL PRESIDENTE

Prende la parola Fedriga. "Siamo fiduciosi nell'utilizzo del cortisone. Una ricerca partita anche dall'ospedale di Trieste. Oggi è stata mandata la richiesta ad Aifa per iniziare un nuovo studio dell'Università di Trieste sull'utilizzo di un farmaco già conosciuto. Si tratta di un antiparassitario: si ipotizza la funzione di profilassi nei pazienti non Covid. Sarà testato nei pazienti più a rischio nelle case di riposo. Si ipotizza possa abbassare il rischio di contagio. Un'altra notizia arriva da Udine: è già stato testato un nuovo modo per prelevare i campioni dei test a Rna, cioè i tamponi molecolari. Un'azienda friulana, non cinese, ha portato avanti questa iniziativa testata dai laboratori udinesi. Si potranno fare i tamponi tramite la raccolta della saliva. Sui 25 soggetti sintomatici testati, è stata riscontrata un'adiacenza del 100 per cento. E il test salivare ha dimostrato un'efficacia ancora superiore. Se approvata, sarebbe una rivoluzione". Si tratta di una provetta sterile con all'interno una soluzione salina. 

"L'indice Rt ci fa ben sperare. Ma la zona gialla non sarà liberi tutti. Servirà ancora maggior attenzione, perché le occasioni di incontro cresceranno. Non siamo fuori dal pericolo. Oggi parteciperò alla riunione tra le Regioni sul Natale. Ci preoccupa la questione legata alle località turistiche della montagna: servono misure unitarie a livello europeo. E ci vorranno ristori poderosi, altrimenti molte attività resteranno chiuse per sempre. Per quanto riguarda le scuole, c'è molto contagio. La linea è quella di tenere chiuse le superiori. Non possiamo rischiare passi falsi. Non abbiamo ancora il vaccino: siamo pronti ma oggi non c'è. Il problema della messa di Natale è l'affollamento, non l'orario". 

LA ZONA GIALLA

"Ipotizzo che entreremo in zona gialla. Non escludo di poter fare delle misure ad hoc per tenere alta l'attenzione. Credo siano necessarie. Ho sentito colpevolizzare alcune attività quest'estate, quando invece l'aumento dei contagi è stato dettato da rientri dall'estero. Il 10 dicembre è previsto il picco dei ricoveri". 

Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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