L'azienda Fantin firma gli armadi dell'antica biblioteca dei monaci Camaldoli

Giovedì 29 Luglio 2021 di Davide Lisetto
L'azienda Fantin firma gli armadi dell'antica biblioteca dei monaci Camaldoli

PORDENONE I mobili per custodire gli antichi volumi e le carte dell'archivio della biblioteca di Camaldoli - uno dei monasteri benedettini più noti d'Italia - sono firmati dall'azienda Fantin di Bannia di Fiume Veneto. In un contesto di grande valore storico e spirituale, gli armadi compattabili, sono protagonisti di un progetto contemporaneo nel cuore dell'antico monastero toscano. Fondata all'inizio dell'XI secolo da San Romualdo, la comunità dei monaci benedettini Camaldolesi raccoglie in un unico luogo, immerso nella natura, la dimensione solitaria del Sacro Eremo a quella comunitaria del Monastero, nel quale è stata realizzata la Biblioteca Moderna progettata dallo studio d'architettura Menichetti+Caldarelli.


IL PROGETTO

L'intervento, che ha interessato la parte seminterrata del complesso, si caratterizza da un reticolo di passaggi fra ambienti stretti e lunghi, dagli antichi soffitti a volta in pietra e mattoni, sotto i quali i volumi mobili degli armadi Fantin sono protagonisti. «Lo studio Menichetti+Caldarelli è stato il primo a comprendere il potenziale del nostro prodotto progettat proprio pensando a questo tipo di realizzazioni: armadi compattabili belli da mostrare e da utilizzare come architetture flessibili e senza tempo».

afferma Salvatore Indriolo, art director di Fantin. Azienda a gestione familiare, una trentina di addetti, molto attenta alla sostenibilità: tutto il metallo è riciclabile e utilizza solo vernici atossiche.


I BENEDETTINI

«Era da anni che la comunità monastica di Camaldoli pensava di predisporre una nuova biblioteca. Ma dove collocarla, come organizzarla? racconta Don Alessandro Barban, priore generale della Comunità monastica di Camaldoli . Si trattava di unire attenzione sia agli spazi del monastero, sia alle esigenze organizzative specifiche della contemporaneità. Gli architetti hanno ideato un progetto dove struttura antica, organizzazione digitale e bellezza artistica convergono insieme con armonia e sapienza, creando con gli arredi Fantin un vero e proprio archivio della memoria, dal 1200 ai giorni nostri. In questo luogo il tempo e lo spazio si incontrano, creando l'atmosfera per lo studio e la ricerca, dove l'intuizione intellettuale è dono dello spirito».
Don Alessandro Barban, continua: «Gli archivi Fantin sono, nella loro essenzialità, belli. La bellezza è un pregio che abbiamo preso in seria considerazione per rappresentare la contemporaneità: avevamo bisogno di complementi dalle linee pulite, essenziali e moderne. Gli arredi hanno anche questo compito: custodire la cultura nel tempo».
 

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