"Faccetta nera" e saluto fascista ai migranti vicini di casa: 76enne condannato per stalking

Sabato 13 Novembre 2021
Charlie Chaplin nel film "Il grande dittatore"
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PORDENONE - Quando incontrava gli immigrati del suo stesso condominio faceva loro il saluto romano canticchiando «Faccetta nera» e spesso ha inviato loro cartoline di Mussolini per posta con il messaggio «italiani si nasce, non si diventa» e inoltre li insultava con epiteti a sfondo razziale inveendo contro i musulmani. Per queste ed altre ragioni un uomo di 76 anni, di Pordenone, è stato condannato a 1 anno e 10 mesi di reclusione per stalking con finalità a sfondo etnico e razziale.

Le sue vittime erano alcuni condomini extracomunitari residenti in un complesso Ater.

Ne dà notizia la stampa locale. L'uomo è inoltre accusato di aver sputato sulle auto degli immigrati, ammaccandone alcune, e di aver usato lo spray urticante, provocando lesioni agli occhi a uno dei vicini. Le sue vittime erano una famiglia albanese, una centrafricana e un uomo magrebino. Secondo l'accusa, in una circostanza avrebbe perfino cercato di far uscire di strada uno dei capofamiglia mentre guidava un camper. 

«Chiedo scusa»

Lui, pensionato di 76 anni, di Pordenone, ha ridimensionato gli episodi e ha negato quelli salienti, anzi si è scusato per qualche parola di troppo; il suo legale più tecnicamente in Aula ha indicato che gli atti vandalici attribuiti al suo cliente non sono dimostrabili perché nessuno lo ha mai visto causare danni. Il collegio giudicante del Tribunale di Pordenone, però, presieduto da Eugenio Pergola, in primo grado ha condannato l'anziano a un anno e dieci mesi di reclusione per la pesante accusa di stalking a sfondo razziale nei confronti dei vicini di casa stranieri. E inoltre, deturpamento di tre veicoli, lesioni causate da spray urticante, minacce e violenza privata. Ciliegina sulla torta, come se non bastasse la sfilza di accuse, il 76enne, ogni volta che incontrava i vicini del condominio Ater - una famiglia albanese, una centrafricana e un uomo magrebino - intonava «Faccetta nera» salutandoli con il braccio teso nel saluto romano.

La persecuzione

Nelle rispettive cassette della posta, inoltre, più volte avrebbe imbucato (o avrebbe inviato) cartoline raffiguranti il Duce e in una occasione una svastica. Il messaggio era inequivocabile: «Italiani si nasce, non si diventa», e giù offese, insulti ed epiteti a sfondo razziale inveendo contro i fedeli dell'Islam con toni del tipo «Musulmani di m...assassini», e plateali inviti: «Tornate a casa vostra». Al vecchietto terribile - evidentemente ossessionato - è perfino andata bene: il pm aveva chiesto una condanna a 4 anni e 9 mesi. I giudici hanno ridimensionato alcuni capi d'accusa, escludendo una serie di circostanze aggravanti.

Lo spray urticante

Tuttavia, l'impenitente dovrà risarcire i danni causati e le spese legali alla parte civile, con una provvisionale di 5 mila euro. Lui sostiene di essere stato aggredito due volte da uno dei vicini nel 2017, casi pendenti davanti al giudice di pace, e che negli ultimi due anni e mezzo i rapporti di vicinato siano tranquilli. Sarebbe però stato lui secondo l'accusa a sputare sulle auto degli immigrati, ad ammaccarne alcune, e ad aver usato spray urticante, provocando lesioni agli occhi di una delle sue vittime, al termine di una discussione. La vittima per 33 giorni ha avuto problemi alla vista. Addirittura, l'irriducibile 76enne avrebbe cercato di far uscire di strada uno dei capofamiglia mentre guidava un camper. Il tribunale infine ha disposto la trasmissione degli atti al pm per valutare eventuali contestazioni relative al possesso dello spray urticante.

Ultimo aggiornamento: 22:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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