Fabiana, morta a 23 anni: «Il suo sogno
era fare la mamma, voleva tre bambini»

Mercoledì 26 Dicembre 2012 di Alberto Comisso
Fabiana Bertoli, 23 anni, col suo fidanzato Simone Curreli, 26 (archivio)
PORDENONE - Tra cinque minuti sono a casa, sono sullo stradone di San Vito. Sono le ultime parole, affidate a un messaggino sul cellulare, che Fabiana Bertoli ha scritto al suo fidanzato Simone Curreli che l'aspettava a casa. Poi pi niente.



Sono le cinque del mattino. Fabiana, a bordo della sua utilitaria, una Lancia Ypsilon, sta rincasando. Ha finito di lavorare tardi alla gelateria di San Vito, in piazza Del Popolo, poi si è fermata al vicino bar "La corte del castello", dove ha trovato alcuni amici che l'hanno invitata a mangiare un panino in un altro locale di Madonna di Rosa. È sabato sera, l'indomani si lavora, ma Fabiana non guarda troppo l'orologio: è giovane e la stanchezza non si fa ancora sentire. Qulache minuto prima delle 5 saluta tutti e sale in auto. Pochi chilometri la separano da via Segluzza, a Casarsa, dove convive in un appartamento con il fidanzato. Non vuole che stia in pensiero, così gli manda un messaggino.



Simone Curreli, 26 anni, calciatore molto noto (è il capitano della Sangiovannese), ha trascorso la serata con i compagni di squadra: hanno cenato insieme e si sono scambiat. È a casa che l'aspetta, ma non la vede rientrare. «Mi sono preoccupato - racconta con un filo di voce -, così ho deciso di andarle incontro con la mia macchina. All'altezza dell'ex birreria ho intravisto un'auto capottata: mi sono fermato, era quella di Fabiana».



L'incidente è appena successo. Simone capisce al volo che la situazione è grave, corre in soccorso della sua fidanzata, non dà segni di vita., Gian Mario, presidente della Sangiovannese: «Corri, è successa una disgrazia». Dopo qualche minuto arriva anche l'ambulanza: i sanitari tentano una manovra di rianimazione, ma non ci sono più speranze.Fabiana si erano fidanzati la vigilia di Natale di sette anni fa. Il loro era un amore, come pochi a quell'età. Avevano preso in affitto un appartamento in via Segluzza, in attesa che i lavori nella casa dei genitori di Simone, in via del Carabiniere, si concludessero.



La famiglia, infatti, aveva riservato loro uno spazio dove poter trascorrere il resto della vita. Fabiana, la prima di quattro fratelli, era stata accolta in casa Curreli a 16 anni come fosse una figlia. Originaria di Socchieve, un paesino della Carnia dove vive la mamma Paola (papà Roberto, invece, si è trasferito a Sedegliano), si era diplomata all'Ipsia di San Vito in Odontotecnica. Il sogno più grande era quello di costruire una famiglia insieme a Simone e di avere tre figli. Diceva che se non ci fosse riuscita, ne avrebbe adottati tre a distanza. «Non dimenticherò mai il suo sorriso e la sua solarità - ha detto il fidanzato - Fabiana era una ragazza splendida. Non doveva andarsene via così presto».
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 21:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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