Ex ex cotonificio Amman di Borgomeduna, vendita confermata

Venerdì 14 Agosto 2020
Ex ex cotonificio Amman di Borgomeduna, vendita confermata
PORDENONE - Nessun rilancio ha rimescolato le carte nella faticosa vendita all'asta dell'ex cotonificio Amman di Borgomeduna. Il Tribunale di Bologna ha definitivamente aggiudicato il complesso industriale a una società veneta che fa riferimento a una famiglia di imprenditori della provincia di Verona, dove hanno un'azienda in Valpolicella. A ottobre è previsto l'atto notarile. Nel frattempo l'amministratore delegato della società, costituita per l'operazione Amman, tra qualche settimana prenderà contatti con il sindaco Alessandro Ciriani e l'assessore all'Urbanistica, Cristina Amirante, per confrontarsi sul futuro dell'ex complesso industriale.

SOCIETÀ VERONESE
Dietro le quinte vi è l'immobiliarista pordenonese Bruno Paludet. È stato lui a trovare l'acquirente, sul quale si continua a mantenere lo stretto riserbo in attesa delle firme definitive davanti al notaio. «È una famiglia di lavoratori - spiega Paludet - Non sono speculatori e non verranno a Pordenone per lasciare tonnellate di cemento». Il percorso di recupero dell'Amman sarà condiviso con l'amministrazione comunale. Nel futuro della struttura, che sta cadendo a pezzi, vi è il Consorzio universitario. Si parla di residenze per gli studenti universitari e aule studio, che saranno immerse nel verde, che non verrà sacrificato. Una parte potrebbe essere riservata a negozi.

TRE TENTATIVI A VUOTO
La società veronese si è aggiudicato il complesso nell'ambito del fallimento della Inexo Srl, società di Imola che era in liquidazione ed era subentrata alla cooperativa Cesi. È stata dichiarata fallita il 23 dicembre 2016. L'ex Amman si estende per 12 ettari e nella perizia di stima era stato valutato 3,6 milioni. Dopo tre aste andate deserte, la vendita sembrava impossibile. Invece, lo scorso 8 luglio, il sindaco Ciriani ha annunciato che il sito industriale era stato aggiudicato per 1,275 milioni di euro. Gli acquirenti finora sono rimasti nell'ombra, forse perchè temevano di dover rivedere i propri piani, in quanto l'iter prevede che nei trenta giorni successivi possano esserci dei rilanci. Nessuno si è fatto avanti e il Tribunale ha definitivamente aggiudicato il complesso agli imprenditori veneti.
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