In fiamme furgone-paninoteca, aperto un fascicolo: sospetti su un ex collaboratore

Inquietante episodio doloso a Mussons, ma i carabinieri hanno già risolto il caso

Mercoledì 3 Maggio 2023 di Chiara Muzzin
In fiamme furgone-paninoteca, aperto un fascicolo: sospetti su un ex collaboratore

CASARSA - Un grave episodio ha inquinato la giornata di festa del primo maggio a Morsano, nella frazione di Mussons.

Intorno alle 18 di lunedì, un furgone adibito alla vendita di panini e bevande è andato a fuoco nel cortile di un'abitazione situata in via Principale. Una densa nube di fumo si è alzata verso l'alto destando l'allarme in molti passanti e cittadini residenti nella zona. Diverse, infatti, le chiamate arrivate al centralino del Nue di Palmanova. A domare le fiamme, i vigili del fuoco di Pordenone, giunti sul posto con quattro mezzi. L'incendio fortunatamente non ha provocato feriti, ma si configura come un avvenimento inquietante. Stando a quanto si è appreso, non si sarebbe trattato di un rogo accidentale. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri di Cordovado, coordinati dal sostituto procuratore Andrea Del Missier, che ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di incendio doloso.


I SOSPETTI
Attraverso i loro accertamenti, i militari sono riusciti a circoscrivere i sospetti sul responsabile del gesto. Nessuna caccia al piromane, dunque. Le attenzioni sono già concentrate su un ex collaboratore della proprietaria del furgoncino. Si tratta di una giovane donna residente nella zona, sotto choc dopo l'episodio. Il mezzo, che per la proprietaria rappresentava un anno intenso di lavoro, è stato bruciato poco dopo essere stato posteggiato nel cortile, mentre la donna stava facendo rientro nella propria abitazione. Attualmente è sotto sequestro insieme alla sua auto e a tutti gli strumenti che utilizzava per cucinare e gestire il suo chiosco itinerante. Un'attività avviata l'estate scorsa e inizialmente concentrata nella sola Morsano.


LA TESTIMONIANZA
«Era il mio unico lavoro, dopo altre esperienze legate al settore degli alimenti e una stagione al mare racconta la donna . Negli ultimi mesi avevo cominciato a spostarmi e a vendere panini e patatine ad eventi più grossi, anche legati allo sport, come le partite allo stadio a Udine o le gare di motocross. Avrei avuto tanti appuntamenti in piedi anche nei prossimi giorni, tra cui uno alla Fiera di Pordenone». «Aprire un negozio tutto mio avrebbe avuto costi troppo elevati continua la giovane , e quello di gestire un chiosco era un buon compromesso, tra spese e tempo per la famiglia. Avevo fatto i corsi Haccp e avrei avuto tutte le carte in regola per andare avanti». La proprietaria del furgoncino spiega che spesso lavorava da sola, ma in occasione di alcuni eventi si avvaleva dell'aiuto di un gruppo di collaboratori. Ieri è stata una giornata di concitazione, «tra tappe in caserma e documenti da firmare». La preoccupazione è per il futuro: «I mezzi hanno il loro costo osserva la donna : non so se riuscirò a riaverli a disposizione in tempi brevi, ma la speranza è quella di aprire». Un auspicio condiviso dalle decine di persone che hanno espresso solidarietà nei commenti al post sulla chiusura del chioschetto, annunciata nelle scorse ore.

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