Emergenza rifiuti in città, i topi fanno festa e invadono i cassonetti

Martedì 4 Febbraio 2020 di Alberto Comisso
I topi si moltiplicano in città a causa dei rifiuti che si accumulano
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PORDENONE - Allarme ratti in città. Ed è l’abbandono dei rifiuti ad aver acuito il problema. Nell’ultimo periodo, infatti, in municipio sono arrivate dieci segnalazioni di cittadini che lamentavano la presenza dei roditori in più zone. «Non siamo di fronte ad un’emergenza – tiene a precisare l’assessore Stefania Boltin – ma il problema esiste e non possiamo far finta di niente. Per questo, tramite Gea, abbiamo posizionato delle esche dove era necessario intervenire per eliminare la fastidiosa e pericolosa presenza dei topi. A giorni, conclusa l’attività di monitoraggio, gli addetti verificheranno l’efficacia delle stesse esche». 

LA MAPPA
Diverse le zone nelle quali i cittadini hanno avvistato i topi. Dal Sacro Cuore a Torre e sino al centro, senza dimenticare che tra via Turati e via Interna sono stati spostati i cassonetti della spazzatura. «Una situazione provvisoria – ricorda l’assessore Boltin – ma che si era resa necessaria dopo l’aumento delle segnalazioni. Le stiamo tentando tutte pur di eliminare il problema e quando lo avremo risolto i tre bidoncini torneranno al loro posto». La presenza di topi nelle immediate vicinanze di una casa o di un giardino è un problema non da poco che può scatenare la paura per le malattie trasmesse dai roditori e dai loro parassiti, patologie che possono essere pericolose. Non solo le malattie: i topi sono anche ritenuti responsabili di tutta una serie di danni. Possono trasmettere, a seconda dei casi, la salmonella, la peste, la leptospirosi - la malattia europea più pericolosa originata proprio da topi e ratti - , il tifo murino e persino il colera. «L’abbandono dei rifiuti – sottolinea Boltin – così come la presenza di residui di cibo lasciati all’interno delle ciotole, dove mangiano i gatti delle colonie feline, fanno sì che aumenti la presenza dei topi. Lo stesso vale per i lavori pubblici: scavi, vibrazioni e movimentazioni varie disturbano i roditori che, a quel punto, escono per cercare nuove tane». La situazione è tenuta costantemente sotto controllo. Quella che si era palesata nei mesi scorsi nel quartiere di Torre aveva visto prontamente scendere in campo l’amministrazione comunale, Gea e l’Azienda sanitaria. «In quella via – sottolinea l’assessore Boltin – si era verificato un problema igienico-sanitario non di poco conto. I residenti, che continuavano a segnalare la presenza di ratti nelle vicinanze dei contenitori per la raccolta dei rifiuti, erano piuttosto preoccupati. I topi erano stati visti addirittura uscire dai contenitori stessi: mi sono stati mostrati dei filmati, registrati in loco, a dir poco raccapriccianti». A quel punto, dopo aver tappato i vari buchi sull’asse stradale dai quali i ratti uscivano, era stata avviata un’attività di derattizzazione. Ne era seguito un monitoraggio, mentre la presenza delle esche era aumentata. Gli operatori di Gea avevano inoltre provveduto a rimuovere l’isola ecologica e, di conseguenza, i sette cassonetti. «I topi vanno dove c’è cibo – ricorda Boltin – e proprio per questo avevamo deciso temporaneamente di togliere i sette cassonetti presenti in via Vittorio Veneto». 

I CONSIGLI
Boltin è stata chiara: «C’è un’ordinanza sindacale, che risale al 2005, con la quale si vieta tassativamente di dare da mangiare agli animali.

Ovviamente ai randagi e alle varie specie di volatili. I topi, lo ricordo, sono presenti dove c’è cibo. Sono capaci di riprodursi in maniera velocissima e i problemi, soprattutto dal punto di vista igienico-sanitario, non mancano. Nel caso specifico, non avendo più l’Azienda sanitaria una squadra in grado di intervenire negli scenari di criticità, è spettato all’amministrazione comunale, attraverso Gea, muoversi con tempestività per porre fine all’emergenza». 

Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 09:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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