Elisoccorso, la piazzola costata due milioni in vent'anni ha funzionato meno della metà

Sabato 16 Luglio 2022 di Loris Del Frate
La piazzolo dell'elisoccorso nell'ospedale di Pordenone
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PORDENONE - Lo stato di servizio non è certo ottimo.

Anzi, visto gli ampi vuoti che ci sono stati è senza dubbio da bocciare. Stiamo parlando dell’elisuperfice per il soccorso, quella piazzola tonda sistemata al Santa Maria degli Angeli sopra il padiglione C. Serve per gli atterraggi e i decolli dell’elisoccorso regionale che trasporta persone in codice rosso. Quando nel 2002 fu realizzata, all’inaugurazione uno dei passaggi più significativi fu che l’elisuperfice di Pordenone era quella migliore, non solo perchè era nuova, ma soprattutto perchè era stata realizzata sopra il pronto soccorso, vicino alle sale operatorie e alla rianimazione. Il paziente, insomma, era in una botte di ferro in quanto al tempo di intervento. Oggi l’elicottero decolla e atterra in Comina a oltre tre chilometri dall’ospedale, quindi ben distante dalla bolla di soccorso che prevede il minor spostamento possibile per un paziente critico. L’elisuperfice, invece, è sempre nello stesso posto, malinconicamente inutilizzata e senza alcuna speranza di essere riattivata in tempi brevi. Anzi, con il rischio di essere demolita.


I PROBLEMI
Iniziarono quasi subito. Dopo l’inaugurazione ci fu un periodo di circa due mesi in cui si dovettero fare ulteriori sperimentazioni per avere il via libera. L’elisuperfice, costata circa un milione e 800 mila euro, era operativa. Dal 2002 funzionò senza intoppi per tre anni. Poi il primo vero problema: l’obbligo di avere due vigili del fuoco sempre presenti nel caso di atterraggi o decolli dell’elicottero del soccorso. Allora non c’erano ancora i corsi ai quali potevano partecipare i dipendenti e in ogni caso era necessario avere una sorta di patentino. La presenza di due vigili era troppo onerosa e quindi venne deciso di sospendere i voli e di far atterrare l’elicottero nella adiacente caserma Mittica. Intanto il tempo passava e tra mille problemi, una volta formata una squadra di persone con il patentino per spegnere eventuali fuochi, il servizio dell’elisoccorso torno in cima al padiglione C. Ci resto, però, solo una manciata di mesi perchè nel frattempo sin era resa necessaria una nuova autorizzazione e i controlli individuarono due o tre carenze che andavano sanate. Al posto dell’elicottero fu messo un nastro biancorosso che segnava l’avvio di un cantiere. Eterno. Due anni ci vollero per completare lavori e collaudo ed eravamo arrivati al 2013.


IL NUOVO OSPEDALE
Questa volta l’elisuperfice restò in servizio sette mesi perchè nel frattempo si stava già discutendo su dove fare il nuovo ospedale. Neppure il tempo di decidere che arrivò un nuovo stop dovuto a questioni tecniche che dovevano essere risolte per non mettere in pericolo i passaggi dell’elicottero. Nel frattempo la caserma Mittica non era più il luogo idoneo e la decisione cadde nell’aviosuperfice della Comina, visto che - almeno si pensava - il nuovo ospedale avrebbe dovuto essere realizzato poco distante, ma pur sempre in Comina. Invece la decisione fu di costruirlo a fianco di quello vecchio. Quando furono risolti i problemi tecnici dell’aviosuperficie era già stato allestito il cantiere del nuovo ospedale in via Montereale e le tre grandi gru non consentivano il passaggio dell’elicottero. Morale delle favola atterraggi e decolli tornarono in Comina dove sono ancora e neppure quando saranno smontate le gru l’elipiazzola sarà pronta perchè è necessario fare nuovamente i collaudi.


IL FUTURO
È una grande incognita anche perchè nel frattempo l’elisoccorso vola pure di notte, quindi sarà necessario nell’elisuperfice sistemare i grandi fari. Sempre ammesso che non venga presa la decisione di abbattere pure il padiglione C. L’abbattimento non era in programma, visto che il master plan esistente lo prevede riqualificato e utilizzato per una riabilitazione. Visto, però, che le decisioni saranno prese a settembre, tutto può succedere. Per decolli e atterraggi dell’elisoccorso restano quattro ipotesi: la prima è che tutto resti come ora sopra il padiglione C, la seconda che venga realizzata una piazzola sul nuovo ospedale (sarebbe una mancanza di pianificazione grave non averla prevista prima), la terza che venga costruita ex novo nel grande giardino adiacente una volta abbattuti i padiglioni, la quarta che rimanga in Comina. Tutti ringraziano per le idee chiare.

Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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