Regionali in Fvg, seggi aperti dalle 7, partita a quattro con l'incubo-astensione

Domenica 2 Aprile 2023 di Loris Del Frate
Regionali in Fvg, seggi aperti dalle 7, partita a quattro con l'incubo-astensione

Ore 7, si aprono i seggi.

Dopo una lunga campagna elettorale, stancante sicuramente per i candidati, ma tutto sommato corretta e senza grandi sgambetti, oggi si vota. Non solo oggi, anche domani fino alle 15. I candidati alla presidenza sono quattro, ma il vero nemico è uno solo: l’astensionismo. Già, perchè se in regione gli aventi diritto al voto sono un milione 109mila 395 (570 mila donne e 539 uomini) il vero rebus è quanti andranno a votare.


L’ASTENSIONISMO
È evidente che in ogni caso, alla fine del voto, la Regione avrà un presidente indipendentemente dalla percentuale di elettori che ha espresso il proprio diritto, ma è altrettanto vero che una cosa è vincere e governare con alle spalle una percentuale elevata, un’altra è con una “manciata” di persone. Per carità, la legittimazione formale è la stessa in ogni caso, ma quella morale è sicuramente diversa, anche se ovviamente non è certo colpa dei candidati se la gente non andrà ai seggi. Di sicuro Massimiliano Fedriga (Centrodestra), Massimo Moretuzzo (Centrosinistra), Alessandro Maran (Terzo polo)e Giorgia Tripoli (Insieme liberi) ce l’hanno messa tutta per cercare di chiamare al voto la gente. Resta però l’ombra dell’astensionismo.


IL SENSO POLITICO
Anche se si tratta di regionali e tra l’altro il Friuli Venezia Giulia è l’unica regione che va alle urne, il dato sarà il più vicino (temporalmente) alle prossime Europe. Questo significa che ci sono anche alcuni significati politici. Il primo è capire se l’onda lunga del Centrodestra continua ancora dopo sei mesi di governo nazionale. Ma c’è pure da vedere se il Centrosinistra, il Pd in particolare, con l’era Elly Schlein ha iniziato a riprendersi e a risollevare la testa. In più c’è il Terzo Polo che corre da solo con un prova muscolare per vedere quanto “pesa”. Ancora un significato politico: vedere quanto è profondo in regione (per traslarlo nel Paese) il solco che vaccini e green pass hanno lasciato. Ultimo, ma non certo per importanza, il braccio di ferro nel Centrodestra tra Lega e Fratelli d’Italia con la presenza della lista Fedriga. 


I SEGGI
Si apriranno questa mattina alle 7 per andare avanti sino alle 23. Domani, lunedì, ancora apertura delle urne alle 7 di mattina e seggi in funzione sino alle 15. A quel punto si inizierà subito lo spoglio. Prima con le Regionali, poi con le Comunali. Sono 24 i Municipi al voto. Verso le 18 di lunedì si dovrebbe già sapere il nome del nuovo presidente della Regione, mentre la composizione esatta del consiglio (salvo problemi ai seggi) dovrebbe essere pronta il giorno successivo. La gran parte degli eletti a Trieste, in ogni caso, si saprà già la sera stessa di lunedì.


COME SI VOTA
Per le regionali (scheda azzurra) l’elettore può votare un candidato presidente mettendo una croce sul nome o sul simbolo del candidato; mettere una croce solo sul simbolo di una lista, in questo caso il voto va alla lista e si estende al candidato presidente collegato; votare un candidato presidente e una delle liste collegate. L’elettore può inoltre votare per un candidato presidente e una lista non collegata (voto disgiunto). L’elettore infine può esprimere una sola preferenza scrivendo il cognome oppure il nome e il cognome in caso di omonimie. Il nuovo Consiglio regionale sarà composto da 48 consiglieri, di cui due sono il presidente eletto e il primo dei candidati presidente non eletto. Gli altri 46 seggi sono attribuiti alle liste a livello regionale e poi distribuiti, secondo un metodo proporzionale tra i candidati consiglieri nelle cinque Circoscrizioni in cui è suddiviso il territorio regionale; Trieste 9 consiglieri, Gorizia 5, Udine 17, Tolmezzo 3, Pordenone 12. Per le elezioni comunali la scheda è di colore arancione.


L’APERTURA
Ieri pomeriggio alle 16 sono state aperte le 1.360 sezioni elettorali che sono collocate in tutti i Comuni della regione. Le operazioni sono servite per il controllo delle schede e per i timbri. Non si sono evidenziati problemi di sorta se non il cambio di alcuni presidenti di seggio.


TESSERA ELETTORALE
Per poter votare è necessario presentarsi al seggio con un documento di riconoscimento e con la tessera elettorale che abbia almeno uno spazio libero. Chi non avesse la tessera, oppure fossa completa di timbri, per poter esercitare il diritto dovrà andare all’ufficio elettorale del Comune di residenza e chiedere una nuova tessera. Ieri a Sacile (il Municipio va al voto) le tessere rilasciate erano meno di duecento. A Udine, altro Comune in cui si rinnova il sindaco, l’ufficio elettorale ha lavorato per l’intera settimana al rilascio di tessere. A ieri erano quasi novemila. Infine a Pordenone le tessere rilasciate non superavano le trecento.
 

Ultimo aggiornamento: 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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