Finisce l'era Shaurli, il Partito democratico cerca il nuovo leader: ecco le possibili strade

Domenica 9 Ottobre 2022 di Antonella Lanfrit
Cristiano Shaurli
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Il Pd Fvg vedrà più chiaro sul suo immediato futuro sabato o domenica prossima, quando sarà convocata l’assemblea regionale, un centinaio di persone sui circa 3mila iscritti, che dovrà decidere la strada da prendere rispetto al bivio materializzatosi ieri: andare a congresso ed eleggere un nuovo segretario regionale in tempi rapidi, tra novembre e, al massimo dicembre, o eleggere a maggioranza un segretario di transizione, che guidi il partito nelle fasi delicate del pre elezioni regionali e amministrative 2023, per poi aprire la fase congressuale. 
La scelta l’ha imposta il segretario Fvg Cristiano Shaurli, che nel corso della direzione regionale riunitasi a Palmanova ha presentato «le dimissioni chiare e irrevocabili».

Nelle intenzioni, un atto che serva «a dare un segnale al partito e all’esterno, per costruire meglio i rapporti politici che servono per le prossime regionali». Davanti al dato di fatto, i componenti la direzione che sono intervenuti hanno dimostrato visioni differenti sul prosieguo, con una percentuale maggiore, seppure minima, a favore di un «congresso rapido». 


CONGRESSO


Tra i favorevoli al congresso, il segretario provinciale di Udine Roberto Pascolat e quello di Pordenone Giorgio Zanin, con l’ex deputato Ivano Strizzolo e l’ex sindaco di San Vito al Tagliamento Antonio Di Bisceglie. Non è intervenuto, ma potrebbe essere favorevole al congresso anche il vicesegretario, e segretario reggente fino all’assemblea, Paolo Coppola, che ieri ha considerato come fattibile l’appuntamento congressuale, nonostante premano le elezioni regionali. «I tempi ci sono e può essere celebrato entro il mese di novembre, anche perché le norme del partito prevedono che debbano essere coinvolti solo gli iscritti – ha ricordato -. Non ci sarebbe, quindi necessità di allestire gazebi e mobilitarsi per attività similari». Attualmente gli iscritti del Pd in Friuli Venezia Giulia sono circa 3mila. Quasi altrettanto robusta la posizione di coloro che reputano che non ci siano i tempi per «un congresso fondativo», di largo respiro. Tra i sostenitori di un congresso rimandato a dopo le elezioni del 2023, il capogruppo in Consiglio regionale e segretario provinciale di Gorizia, Diego Moretti. «Un congresso rapido rischia di diventare una sfida tra nomi», mentre il tempo passa «e non c’è chi intrattiene rapporti con le altre forze politiche per le imminenti scadenze elettorali», ha considerato a margine della Direzione, riportando il pensiero espresso. Per quelli che puntano a una segreteria che abbia come obiettivo quello di guidare il partito verso le elezioni, bisognerebbe cercare un amministratore locale, che conosca il territorio e abbia capacità di interlocuzione. Sembra escluso un ritorno di Salvatore Spitaleri, che quattro anni fa, eletto all’unanimità dall’assemblea, riportò fuori dalle secche il partito, prima di consegnarlo al segretario unitario Shaurli.
«Non sono candidato a nulla e, se l’assemblea si terrà domenica, neppure ci sarò per impegni già presi», ha infatti affermato categorico ieri, all’uscita della Direzione. Quelli che puntano al congresso rapido, d’altro canto, non hanno ancora un nome su cui coalizzarsi. Potrebbe ripresentarsi l’attuale segretario reggente Coppola, già in pista quattro anni fa? «Allora ero espressione di una parte della comunità Dem – ha risposto l’interessato -. Quella parte è rimasta attiva e ogni decisione deve essere presa insieme». Giochi ancora aperti, dunque, mentre le dimissioni di Shaurli sono irrevocabili. «Occorrono forze nuove – ha tra l’altro argomentato nella sua relazione -. Sono orgoglioso di aver detto che bisognava chiudere al M5S alle politiche dopo la loro responsabilità nella caduta di Draghi, ma per le prossime regionali – ha evidenziato – bisogna parlare con tutti. Serve un’alleanza che guardi al Friuli Venezia Giulia, non possiamo rischiare un Pd schiacciato tra chi rinuncia a un’alternativa per l’interesse di eleggere 3 o 4 consiglieri regionali». 

Ultimo aggiornamento: 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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